tag:blogger.com,1999:blog-52191937864751427982024-03-19T04:36:33.206+01:00Apollo 9 TimelineCronologia della missione che collaudò il modulo lunare e le tute spaziali ApolloPaolo Attivissimohttp://www.blogger.com/profile/05965279744918433895noreply@blogger.comBlogger38125tag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-79023783270264486642021-12-31T23:59:00.002+01:002023-02-03T18:19:46.802+01:00Apollo 9 Timeline - Indice<a
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width="100%" /></a
><br />
<div style="text-align: center;">
Dave Scott si sporge dal portello del modulo di comando e viene fotografato da
Russell Schweickart, impegnato in una passeggiata spaziale, 6 marzo 1969. Foto
<a
href="https://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/apollo/apollo9/html/as09-20-3064.html"
>AS09-20-3064</a
>.
</div>
<br />
<br />
<p>
Questo blog è dedicato al riepilogo in tempo reale della missione
<i>Apollo 9</i>, che per la prima volta portò nello spazio il veicolo spaziale
Apollo al completo, compreso il modulo lunare, per un importantissimo collaudo
generale in orbita intorno alla Terra prima di cimentarsi in una missione
verso la Luna.
</p>
<p>
Durante <i>Apollo 9</i> fu effettuato il primo trasbordo interno di equipaggio
fra due veicoli (il modulo lunare e il modulo di comando). L’astronauta
Russell Schweickart eseguì la prima passeggiata spaziale con una tuta
totalmente autonoma: tutte le passeggiate precedenti avevano usato una tuta
che dipendeva dal veicolo spaziale.
</p>
<p>
Il modulo lunare, con a bordo James McDivitt e Russell Schweickart, si sganciò
e riagganciò dal modulo di comando, pilotato da David Scott, ed effettuò il
primo volo con equipaggio di un veicolo incapace di rientrare nell’atmosfera.
McDivitt e Schweickart usarono i motori del modulo lunare per allontanarsi
fino a 183 chilometri dal modulo di comando e collaudarono la separazione
dello stadio di risalita del modulo lunare da quello di discesa.
</p>
<p>
La missione collaudò a fondo e con pieno successo la tuta Apollo e il modulo
lunare, componenti indispensabili per lo sbarco sulla Luna, e le procedure di
comunicazione, <i>rendez-vous</i>, attracco e trasbordo. Schweickart, però,
soffrì ripetutamente di nausea e vomito, che limitarono alcune delle attività
pianificate.
</p>
<p>
<b>Equipaggio:</b> James McDivitt (comandante), Russell Schweickart (pilota
del modulo lunare), David Scott (pilota del modulo di comando).
</p>
<p><b>Vettore:</b> Saturn V.</p>
<p><b>LM:</b> presente (LM-3). Peso sulla Terra: 14.530 kg.</p>
<p><b>Nomi di CM e LM:</b> <i>Gumdrop, Spider</i>.</p>
<p><b>Data d’inizio e fine:</b> 3-13/3/1969.</p>
<p><b>Durata della missione:</b> 10 giorni, 1 ora e 0 minuti.</p>
<p>
<b>Foto scattate:</b> 1373. Furono anche effettuate riprese cinematografiche e
trasmissioni televisive.
</p>
<p>
La cronologia completa della missione è consultabile presso
<a href="https://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_09f_Timeline.htm">NASA.gov</a
>.
</p>
<!------------------------------------------------------------------>
<br />
<br />
<h2>Capitolo 1. Pre-volo</h2>
<p>
1968/11/05:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2018/11/19681105-lequipaggio-si-addestra-al.html"
>L’equipaggio si addestra al recupero in acqua</a
>
</p>
<p>
1968/12/01:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2018/12/19681201-preparazione-del-veicolo.html"
>Preparazione del veicolo Apollo 104</a
>
</p>
<p>
1969/01/03:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/01/19690103-il-saturn-v-viene-trasportato.html"
>Il Saturn V viene trasportato sulla rampa di lancio</a
>
</p>
<p>
1969/02/08:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/02/19690208-la-difficile-missione-di.html"
>La difficile missione di McDivitt, Scott e Schweickart</a
>
</p>
<p>
1969/02/09:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/02/19690209-lequipaggio-di-apollo-9-e-il.html"
>L'equipaggio di Apollo 9 e il logo della missione</a
>
</p>
<p>
1969/02/10:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/02/19690210-il-modulo-lunare-uno-strano.html"
>Il Modulo Lunare - Uno strano veicolo</a
>
</p>
<p>
1969/02/14:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/02/19690214-apollo-9-supera-il-test-del.html"
>Apollo 9 supera il test del conto alla rovescia</a
>
</p>
<p>
1969/02/23:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/02/19690223-ha-inizio-il-countdown.html"
>Ha inizio il "countdown"</a
>
</p>
<p>
1969/02/26:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/02/19690226-gli-astronauti-colpiti-da.html"
>Gli astronauti colpiti da raffreddore e mal di gola: lancio rinviato?</a
>
</p>
<p>
1969/02/27:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/02/19690227-la-nasa-ufficializza-il-rinvio.html"
>La NASA ufficializza il rinvio del lancio</a
>
</p>
<p>
1969/03/02:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690302-vigilia-del-lancio.html"
>Vigilia del lancio</a
>
</p>
<!------------------------------------------------------------------>
<br />
<br />
<h2>Capitolo 2. Decollo</h2>
<p>
1969/03/03:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690303-il-giorno-del-lancio-le-ultime.html"
>Il giorno del lancio - Le ultime notizie su "Stampa Sera"</a
>
</p>
<p>
1969/03/03:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690303-sveglia-colazione-visita.html"
>Sveglia, colazione, visita medica, vestizione e avvio verso la rampa di
lancio</a
>
</p>
<p>
1969/03/03:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690303-ore-1100-in-florida-le-1700-in.html"
>Ore 11:00 in Florida, le 17:00 in Italia... Liftoff!!!</a
>
</p>
<p>
1969/03/03 17:00 IT:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690303-1700-it-la-diretta-tv-del.html"
>La diretta TV del lancio dalla CBS e nella ripresa tecnica su pellicola</a
>
</p>
<!------------------------------------------------------------------>
<br />
<br />
<h2>Capitolo 3. Intorno alla Terra</h2>
<p>
1969/03/03 13:41 FL, 19:41 IT:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690303-1341-ora-della-florida-1941.html"
>La prima difficile manovra</a
>
</p>
<p>
1969/03/03:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/accensione-dello-stadio-s-ivb.html"
>Riaccensione e allontanamento dello stadio S-IVB</a
>
</p>
<p>
1969/03/04:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690304-linizio-del-volo-di-mcdivitt.html"
>L'inizio del volo di McDivitt, Scott e Schweickart sui quotidiani
italiani</a
>
</p>
<p>
1969/03/04:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690304-il-secondo-giorno-in-orbita.html"
>Il secondo giorno in orbita</a
>
</p>
<p>
1969/03/05:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690305-il-regolare-volo-dellapollo.html"
>Il regolare volo dell'Apollo sulla stampa italiana</a
>
</p>
<p>
1969/03/05:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690305-il-collaudo-di-spider.html"
>Il collaudo di "Spider"</a
>
</p>
<p>
1969/03/06:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690306-le-prime-manovre-e-il.html"
>Le prime manovre e il malessere di Schweickart su "La Stampa"</a
>
</p>
<p>
1969/03/06:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690306-luscita-nello-spazio-di.html"
>L'uscita nello spazio di Schweickart</a
>
</p>
<p>
1969/03/07:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690307-luscita-di-schweickart-nello.html"
>L'uscita di Schweickart nello spazio sulla prima pagina de "La Stampa"</a
>
</p>
<p>
1969/03/07:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690307-la-giornata-cruciale.html"
>La giornata cruciale</a
>
</p>
<p>
1969/03/08:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690308-il-successo-dellimpresa-di.html"
>Il successo dell'impresa di Apollo 9 su "La Stampa"</a
>
</p>
<p>
1969/03/08:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690308-dopo-le-emozioni-del-giorno.html"
>Dopo le emozioni del giorno precedente, un po’ di riposo</a
>
</p>
<p>
1969/03/09:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690309-le-ultime-notizie-sul-volo-di.html"
>Le ultime notizie sul volo di Apollo 9 su "La Stampa"</a
>
</p>
<p>
1969/03/09:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690309-lentusiasmo-della-nasa-per-i.html"
>L'entusiasmo della NASA per i successi di Apollo 9</a
>
</p>
<p>
1969/03/10:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690310-il-viaggio-intorno-alla-terra.html"
>Il viaggio intorno alla Terra dei tre di Apollo 9 su "La Stampa"</a
>
</p>
<p>
1969/03/11:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690311-ultimi-giorni-in-orbita-per.html"
>Ultimi giorni in orbita per McDivitt, Schweickart e Scott su "La Stampa"</a
>
</p>
<p>
1969/03/12:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690312-la-vigilia-del-rientro-su-la.html"
>La vigilia del rientro su "La Stampa"</a
>
</p>
<!------------------------------------------------------------------>
<br />
<br />
<h2>Capitolo 4. Il ritorno a casa</h2>
<p>
1969/03/13:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690313-il-giorno-del-rientro-su-la.html"
>Il giorno del rientro su "La Stampa"</a
>
</p>
<p>
1969/03/13 18:01 IT:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690313-1801-it-splashdown-nelloceano.html"
>"Splashdown" nell'Oceano Atlantico. Missione compiuta per McDivitt, Scott e
Schweickart</a
>
</p>
<p>
1969/03/14:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/19690314-la-felice-conclusione-del-volo.html"
>La felice conclusione del volo di McDivitt, Scott e Schweickart su "La
Stampa"</a
>
</p>
<!------------------------------------------------------------------>
<br />
<br />
<h2>Capitolo 5. Eventi post-volo</h2>
<p>
2019/03/15:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2019/03/20190315-la-nasa-ricorda-apollo-9-50.html"
>La NASA ricorda Apollo 9 50 anni dopo</a
>
</p>
<p>
2022/10/13:
<a
href="https://apollo9timeline.blogspot.com/2009/10/20221013-muore-93-anni-jim-mcdivitt.html"
>Muore a 93 Jim McDivitt</a
>
</p>
Paolo Attivissimohttp://www.blogger.com/profile/05965279744918433895noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-86846444040769884792009-10-13T21:40:00.001+02:002022-10-17T21:45:30.894+02:002022/10/13: muore a 93 anni Jim McDivitt<p>Il 17 ottobre 2022 la NASA annuncia la morte di James McDivitt, avvenuta il 13 ottobre.</p>
<blockquote class="twitter-tweet tw-align-center"><p dir="ltr" lang="en">With heavy hearts, we mourn the recent passing of Korean War veteran, former test pilot, aeronautical engineer, and <a href="https://twitter.com/NASA?ref_src=twsrc%5Etfw">@NASA</a> astronaut Jim McDivitt. McDivitt was selected to be part of Astronaut Group 2 and went on to command Gemini IV in 1965 and Apollo 9 in 1969. Rest in peace 🫡 <a href="https://t.co/PRvTShrnwy">pic.twitter.com/PRvTShrnwy</a></p>— NASA History Office (@NASAhistory) <a href="https://twitter.com/NASAhistory/status/1582077533646131200?ref_src=twsrc%5Etfw">October 17, 2022</a></blockquote> <script async="" charset="utf-8" src="https://platform.twitter.com/widgets.js"></script> Paolo Attivissimohttp://www.blogger.com/profile/05965279744918433895noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-3123277259995563312009-03-15T00:50:00.000+01:002022-04-09T16:46:50.697+02:002019/03/15: La NASA ricorda Apollo 9 50 anni dopo<div align="center"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/hG6lWYAFeCQ" width="560"></iframe><br />
</div>Paolo Attivissimohttp://www.blogger.com/profile/05965279744918433895noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-80239587643856836612009-03-14T08:00:00.000+01:002022-04-09T16:47:09.948+02:001969/03/14: La felice conclusione del volo di McDivitt, Scott e Schweickart su "La Stampa"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a
href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFBBJkfaxXwkW16Ck-6fN-2TiaIXPbCuJl_wyJcBSRYY1byaJb6dEfhrxXm2rr_PDWgc6iIn9dxykqY1OHqsEYL9cgLjd4EByzCskXb0gHFSHMGQoO0swq4hM8TuOdmiX_plwclA4Jfv0/s1600/rientro+Apollo9++I.jpg"
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/></a>
</div>
<div style="text-align: center;">
Dalla prima pagina de "La Stampa" di venerdì 14 marzo 1969: la trionfale
conclusione della missione <i>Apollo 9</i>, che avvicina sempre di più il
primo sbarco umano sulla Luna entro la fine degli anni sessanta (dalla
collezione personale di Gianluca Atti).
</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a
href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTwsM9XPmfVXDrLuSuI9aO4Tv9FvSKjkftIzemg0RGuTkirey3AoXy50Bcp30o9g9867jyAGoFeqkUls87_sYC-wI9vcPKszqlLBKoe2hyphenhyphengWydidmtlcB6QCREztFGsow7HCJZdEQRCbU/s1600/rientro+Apollo+9++II.jpg"
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width="100%"
/></a>
</div>
<div style="text-align: center;">
La cronaca delle ultime ore nello spazio e del successivo rientro sulla Terra
dell'equipaggio di <i>Apollo 9</i> su "La Stampa" di venerdì 14 marzo 1969
(dalla collezione personale di Gianluca Atti).
</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-57244245431243370052009-03-13T18:01:00.000+01:002022-04-09T16:47:41.440+02:001969/03/13 18:01 IT: "Splashdown" nell'Oceano Atlantico. Missione compiuta per McDivitt, Scott e SchweickartGiovedì 13 marzo 1969: il lungo viaggio intorno alla Terra dei tre astronauti di <i>Apollo 9</i> volge alla conclusione. Oggi è il giorno del rientro. Dopo 151 giri inanellati intorno al globo ha inizio l'emozionante e delicata fase del ritorno.<br />
<br />
A causa delle pessime condizioni meteorologiche nel punto originariamente previsto per l'ammaraggio, la nuova zona dove avverrà lo <i>"splashdown"</i> è stato all'ultimo momento modificato. Non più nei pressi delle Bermuda, ma più a sud, vicino all'Isola Grand Turk nel gruppo delle isole delle Bahama. Per questo motivo il Centro di Controllo di Houston ha chiesto ai tre astronauti di compiere un'orbita supplementare, restando così nello spazio un'ora e 37 minuti in più rispetto al programma originale del volo.<br />
<br />
La fase critica del rientro ha inizio alle 17:31 ora italiana, le 11:31 della costa orientale degli Stati Uniti. Sono trascorse 240 ore e 36 minuti dal momento del distacco dalla rampa di lancio 39-A, quando David Scott, il pilota del Modulo di Comando (<i>CM</i>), mette in funzione il potente motore del Modulo di Servizio (<i>SM</i>) in modo da spingere l'<i>Apollo</i> verso il basso, fuori dall'orbita seguita fino a quel momento.<br />
<br />
Abbandonato successivamente lo stesso Modulo di Servizio, poco più tardi la capsula <i>Apollo</i>, con a bordo il suo prezioso carico, James McDivitt, Russell Schweickart e David Scott, che con il loro viaggio hanno avvicinato come non mai l'America al raggiungimento del satellite della Terra, si tuffa attraverso gli strati densi dell'atmosfera terrestre.<br />
<br />
E' il momento più drammatico al termine di ogni missione spaziale. Gli uomini, anche mentre tentano di conquistare altri corpi celesti, si trovano ad affrontare i pericoli maggiori quando partono dal loro pianeta natale, la Terra, e quando vi ritornano.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdS99n5So56etggQVndL8-6UofSTQRrv88ExT7FuCgu2EARaeYKVN1NeRsIIVczHJ4uyf9kCfJRPeojiBKgpN-QpKt1VcyvS6HknybubO_YClpxfOWQSzBt4xYknoGUVgWlPwNd94fiCw/s1600/rientro+Apollo+9++1+001.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1299" data-original-width="901" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdS99n5So56etggQVndL8-6UofSTQRrv88ExT7FuCgu2EARaeYKVN1NeRsIIVczHJ4uyf9kCfJRPeojiBKgpN-QpKt1VcyvS6HknybubO_YClpxfOWQSzBt4xYknoGUVgWlPwNd94fiCw/s1600/rientro+Apollo+9++1+001.jpg" width="100%" /></a><br />
<br />
Trascorsi, tra la tensione generale dei tecnici della <i>NASA</i>, i quattro interminabili minuti di "<i>blackout</i>", in cui non è possibile alcuna comunicazione tra il centro di controllo a terra e la capsula, dalla portaerei di recupero "<i>Guadalcanal</i>" i marinai e il personale di bordo odono in maniera distinta il "boom" provocato da ciò che rimane del grande veicolo spaziale lanciato il 3 marzo da Cape Kennedy che attraversa il muro del suono. L'emozionante e spettacolare discesa della capsula verso le acque dell'Oceano Atlantico viene irradiata in diretta in tutto il mondo attraverso i canali televisivi grazie alle telecamere installate a bordo degli elicotteri di recupero.<br />
<br />
Dopo l'apertura dei tre paracadute principali alle 18:01 ora italiana, le 12:01 in Florida, lo "splashdown" a meno di cinque chilometri dalla nave portaerei "<i>Guadalcanal</i>". sono trascorse 241 ore e 54 secondi dall'inizio della missione. L'astronave comandata da James McDivitt tocca dolcemente le acque dell'Oceano in perfetto assetto con la cabina perfettamente in verticale, al contrario dei due rientri precedenti, quelli di <i>Apollo 7</i> e <i>8</i>, tanto che non è necessario ricorrere allo speciale congegno di galleggiamento per raddrizzarla.<br />
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<div style="text-align: center;">
La discesa finale della capsula che riporta sulla Terra dopo dieci giorni di volo l'equipaggio di <i>Apollo 9</i> (foto ap9-S69-20364).</div>
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Ore 18:01 italiane, il Modulo di Comando "Gumdrop" tocca le acque dell'Oceano Atlantico. Per McDivitt, Scott e Schweickart missione compiuta! (foto ap9-69-H-444).</div>
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<div style="text-align: center;">
I cosiddetti "uomini rana" hanno raggiunto la capsula Apollo, tra breve si aprirà il portello e gli astronauti potranno finalmente respirare aria fresca (foto ap9-KSC-69PC-78).</div>
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Usciti dalla cabina di quella che è stata la loro casa nel cosmo per dieci giorni alle 18:27 ora italiana, i tre astronauti raggiungono la portaerei "<i>Guadalcanal</i>" a bordo degli elicotteri di recupero.<br />
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Alle 18:50 i tre eroi di <i>Apollo 9</i>, appena sbarcati sulla nave recupero, ricevono il primo giusto tributo di applausi dai militari e dal personale di bordo. E' il più degno epilogo di una nuova impresa umana condotta alla perfezione dal principio alla fine.<br />
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<div style="text-align: center;">
(foto ap9-S69-27921, scansione di Ed Hengeveld)</div>
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<div style="text-align: center;">
(foto ap9-KSC-69PC-81)</div>
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<div style="text-align: center;">
(foto ap9-69-H-452)</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-91417398510058449112009-03-13T08:51:00.000+01:002022-04-09T16:48:07.126+02:001969/03/13: Il giorno del rientro su "La Stampa"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIFI56L8DSgRIn1sS9Szxo-BySvR8i5HDiF8s3pWn4Nd0bxLk_A-_lJ1en_jTPx0L8jt7t5yIHSHgBQLzuFVgDYbPsh3QqirGHGe0UJr4URXlreCEhJ-6BlTTr26kI1O6jKgYdbqY6HpY/s1600/Apollo+9+giorno+del+rientro.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1163" data-original-width="588" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIFI56L8DSgRIn1sS9Szxo-BySvR8i5HDiF8s3pWn4Nd0bxLk_A-_lJ1en_jTPx0L8jt7t5yIHSHgBQLzuFVgDYbPsh3QqirGHGe0UJr4URXlreCEhJ-6BlTTr26kI1O6jKgYdbqY6HpY/s1600/Apollo+9+giorno+del+rientro.jpg" width="100%" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Le ultime ore prima del rientro sulla Terra su "La Stampa" di giovedì 13 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTKAC4PubWdBEGg2GbcnmKWHeSZZe9Y_nqZjTl17jBu_aoMfPxaInHubDvAU4h3S2eN7cyE5E4zpCwktWfD85HfCM0HbYpXSAqOyi7CjFfAK1dJkwV8cUmciAfJHWxJLFJUda_4lmy38U/s1600/apollo+9+Stampa+sera++13+marzo+1969.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1561" data-original-width="718" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTKAC4PubWdBEGg2GbcnmKWHeSZZe9Y_nqZjTl17jBu_aoMfPxaInHubDvAU4h3S2eN7cyE5E4zpCwktWfD85HfCM0HbYpXSAqOyi7CjFfAK1dJkwV8cUmciAfJHWxJLFJUda_4lmy38U/s1600/apollo+9+Stampa+sera++13+marzo+1969.jpg" width="100%" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
La prima pagina dell'edizione pomeridiana di "Stampa Sera" con la notizia del rientro odierno di <i>Apollo 9</i> e il collegamento in diretta per lo <i>"splashdown" </i>sul programma nazionale della RAI (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-37003620759557631912009-03-12T08:47:00.000+01:002022-04-09T16:48:21.216+02:001969/03/12: La vigilia del rientro su "La Stampa"<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcpcDLh0PXIpl8CbiFe0PtytAS49O04QwU0CN_gxC9Xn2YqGv3HQb_36ze90HSGs0ZeY2epegt_ZeBcK0WNY2Iug_HzIg4A3sZyNtWpv_wgUtMLvBNnaopEkdBTFanMs0ephSgKO0TLuk/s1600/Apollo+9++12+marzo+1969_LI.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="698" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcpcDLh0PXIpl8CbiFe0PtytAS49O04QwU0CN_gxC9Xn2YqGv3HQb_36ze90HSGs0ZeY2epegt_ZeBcK0WNY2Iug_HzIg4A3sZyNtWpv_wgUtMLvBNnaopEkdBTFanMs0ephSgKO0TLuk/s1600/Apollo+9++12+marzo+1969_LI.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">
Tutto è pronto per il rientro sulla Terra dell'equipaggio di <i>Apollo 9</i>. Le ultime notizie sul quotidiano "La Stampa" di mercoledì 12 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Xvhwvrqc97kUdBVo8vblZu7QZUi9GN03SER1m58RHHs1XLBO-1fcxZ8P0S3fw8TASNNqOvEaZer23FctA1HjLDITVSScdA5r_Omvw9rMHjVUp7tqrEcuelNaaI-4kRG9eECzL_buPcQ/s1600/apollo+9+stampa+sera+12+marzo+1969.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="569" data-original-width="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Xvhwvrqc97kUdBVo8vblZu7QZUi9GN03SER1m58RHHs1XLBO-1fcxZ8P0S3fw8TASNNqOvEaZer23FctA1HjLDITVSScdA5r_Omvw9rMHjVUp7tqrEcuelNaaI-4kRG9eECzL_buPcQ/s1600/apollo+9+stampa+sera+12+marzo+1969.jpg" /></a></div>
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<div style="text-align: center;">
Anche nell‘edizione pomeridiana di "Stampa Sera" del 12 marzo si ricorda il prossimo ritorno a terra previsto per domani di McDivitt, Schweickart e Scott (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-63944593720297131562009-03-11T08:41:00.000+01:002022-04-09T16:48:41.409+02:001969/03/11: Ultimi giorni in orbita per McDivitt, Schweickart e Scott su "La Stampa"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXVLCDJsvR3Swfxr5MzeyLVVOdtbAuGtVPh-TRRJwdfHpA17u_rVmZrccotKB1qtdLq6L02KhRLjviEU4jEvkXDAvUqDvJ5vqFYEsBtVLg8OF9_Vx9A06jLzYko-YmEPLbyKdf2Rkglqo/s1600/Apollo+9++11+marzo.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="581" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXVLCDJsvR3Swfxr5MzeyLVVOdtbAuGtVPh-TRRJwdfHpA17u_rVmZrccotKB1qtdLq6L02KhRLjviEU4jEvkXDAvUqDvJ5vqFYEsBtVLg8OF9_Vx9A06jLzYko-YmEPLbyKdf2Rkglqo/s1600/Apollo+9++11+marzo.jpg" width="100%" /></a></div>
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Ultime notizie sul regolare volo di <i>Apollo 9</i> nell'edizione de "La Stampa" di martedì 11 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-90563475706308232662009-03-10T08:40:00.000+01:002022-04-09T16:48:55.044+02:001969/03/10: Il viaggio intorno alla Terra dei tre di Apollo 9 su "La Stampa"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhymoZ4YLDqav5Q0uUJY-Fbno4wqBS60ZE40qlBxfyBczWk_UcED4T59ZI8QUUiIPHNKrkxcEt_h9hxHFW4dyU7fCZp6wOOywF1ifFp7ai85sQ1JCBal2NAcdhm58t2SO6P1gC2Dt0M5zs/s1600/Apollo+9+10+marzo+1969.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1110" data-original-width="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhymoZ4YLDqav5Q0uUJY-Fbno4wqBS60ZE40qlBxfyBczWk_UcED4T59ZI8QUUiIPHNKrkxcEt_h9hxHFW4dyU7fCZp6wOOywF1ifFp7ai85sQ1JCBal2NAcdhm58t2SO6P1gC2Dt0M5zs/s1600/Apollo+9+10+marzo+1969.jpg" width="75%" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
La tranquilla domenica trascorsa a bordo dell'<i>Apollo 9</i> su "Stampa Sera" di lunedì 10 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
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<blockquote>
Li hanno lasciati dormire<br />
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<b>Una domenica tranquilla per i 3 dell’Apollo</b><br />
<br />
<i>La sveglia, dalla base, è suonata un’ora più tardi, alle 12,30 - Poi hanno preso fotografie della Terra - Forse non subirà variazioni l’Operazione Luna</i><br />
<br />
Houston, lunedì mattina<br />
<br />
Erano le 12,30 italiane, cioè un’ora dopo quella fissata dal programma, quando il Centro spaziale di Houston ha svegliato ieri i tre astronauti dell’“Apollo 9”, i colonnelli James McDivitt e David Scott ed il civile Russell Schweickart. Si è voluto farli dormire un’ora di più del previsto perché il loro recupero di energie dopo l’estenuante giornata di venerdì sia completo. Subito dopo essersi svegliati gli astronauti, che in quel momento avevano già trascorso nello spazio 139 ore e mezzo della loro missione di dieci giorni, già considerata un grande successo, hanno trasmesso alle stazioni di rilevamento a Terra una serie di dati sul volo e altre informazioni.<br />
<br />
Anche la gionata di ieri non è stata una gionata pesante, essendo stati i tre occupati soprattutto dalla ripresa fotografica della superficie terrestre con filtri speciali che dovrebbero consentire l’identificazione di eventuali giacimenti minerari, sotto la crosta terrestre, rimasti finora ignorati e la presenza di importanti banchi di pesci dando anche così un importante contributo alla lotta contro la fame nel mondo.<br />
<br />
A parte l’inconveniente avutosi sabato con il motore del modulo di servizio che non si è acceso che dopo un secondo tentativo, inconveniente che è stato appreso dalla Nasa con una certa preoccupazione e che si spera di chiarire in tutti i suoi aspetti al rientro degli astronauti dalla missione, si può affermare sin d’ora che l’“Apollo 9” ha sgomberato la via per i tre astronauti che a bordo dell’“Apollo 10” dovranno orbitare attorno alla Luna per 63 ore nel prossimo mese di maggio, cioè per un periodo triplo rispetto agli astronauti dell’“Apollo 8” durante la loro storica orbita attorno al satellite naturale della Terra nello scorso Natale.<br />
<br />
Ma ancora decisioni definitive non sono state prese. Si attende di poter disporre di tutti i dati della missione dell’“Apollo 9”, dati che verranno esaminati a fondo nel corso di una riunione che si svolgerà a Washington verso la fine del corrente mese. Sarà in questa sede che i responsabili del progetto decideranno se per l’“Apollo 10” si debba procedere secondo il programma facendolo orbitare attorno alla Luna per 63 ore. Soluzione questa che sin da ora appare la più probabile.<br />
<br />
(<i>Associated Press</i>)</blockquote>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-34904424106552720032009-03-09T15:57:00.000+01:002022-04-09T16:49:21.637+02:001969/03/09: L'entusiasmo della NASA per i successi di Apollo 9 Mentre da un'altezza di 236 chilometri James McDivitt, David Scott e Russell Schweickart proseguono il loro viaggio intorno alla Terra a 28.000 chilometri l'ora, ammirando come pochi la bellezza del nostro pianeta, alla NASA l'entusiasmo per l'andamento della missione di <i>Apollo 9</i> è a mille. Alle fantastiche manovre riuscite ai tre astronauti si aggiungono due elementi fondamentali per la continuazione del programma lunare a "stelle e strisce": per prima cosa la nomina ufficiale, il 5 marzo, del nuovo direttore della NASA, Thomas O. Paine, in sostituzione del dimissionario James Webb. Già a ottobre del 1968 Paine, come direttore incaricato dopo le dimissioni di Webb, aveva ben figurato con tutti i suoi collaboratori: scienziati, tecnici, fornitori e ingegneri industriali presso i molti centri operativi e i laboratori dell'ente spaziale sparsi per il paese.<br />
<br />
Tutti questi esperti lo hanno trovato acuto e geniale, allo stesso tempo convincente e deciso nelle sue argomentazioni e pieno di passione per il suo lavoro, in particolare per il conseguimento finale degli obiettivi del Programma Apollo. Benché Thomas O. Paine sia democratico la sua nomina a direttore generale della NASA è stata voluta dal nuovo presidente eletto, Richard Nixon.<br />
<br />
Il secondo elemento fondamentale è la prossima apertura della grande porta del V.A.B. (Vehicle Assembly Building), il colossale edificio in cui vengono assemblati i vari veicoli pronti per essere lanciati nello spazio. Nei giorni di <i>Apollo 9</i> si sta completando l'assemblaggio del Saturn V che lancerà nel maggio prossimo tre uomini verso la Luna, in quella che sarà probabilmente la prova generale prima del vero e proprio atterraggio di un'equipaggio sulla superfice selenica.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieS23s7A9SAEOWToTwTakWit-ccTxi6xWTs8JLZ1M4mhs782TVzpSq2Px-58CM_sSZ6q-JG0s2dGDrxpNSnIy6LYGfjWOHOY8o1raGTZxzZMuOpkmYGFT5PuW-3M3i1B52pZQKsICYSuU/s1600/AS09-22-3410.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieS23s7A9SAEOWToTwTakWit-ccTxi6xWTs8JLZ1M4mhs782TVzpSq2Px-58CM_sSZ6q-JG0s2dGDrxpNSnIy6LYGfjWOHOY8o1raGTZxzZMuOpkmYGFT5PuW-3M3i1B52pZQKsICYSuU/s1600/AS09-22-3410.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">Da un'altezza di 236 chilometri, una porzione del pianeta Terra, fotografata da bordo dell'<i>Apollo 9</i> (foto AS09-22-3410, scansione di Ed Hengeveld).</div><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHAlMn6fu8YkL4Y4N_NoN4bGFqYwzDo_RCzx0QUfGQ_fm_V6sGe3gu8Q85ZlE7iQ_bIiG9r2d-qDueupVTxSK3Evi_H7472-aAq8XtdJUXyh-hblNhgfZhpg5T5mpLilM9Fuq5RVzghEY/s1600/AS09-23-3546.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHAlMn6fu8YkL4Y4N_NoN4bGFqYwzDo_RCzx0QUfGQ_fm_V6sGe3gu8Q85ZlE7iQ_bIiG9r2d-qDueupVTxSK3Evi_H7472-aAq8XtdJUXyh-hblNhgfZhpg5T5mpLilM9Fuq5RVzghEY/s1600/AS09-23-3546.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">Al di sopra della Florida, i tre astronauti di <i>Apollo 9</i> fotografano la base da dove sono partiti per l'orbita terrestre: Cape Kennedy (foto AS09-23-3546, scansione di Ed Hengeveld).</div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFLlY7nVNOey-TeM7SklQVrMCQk70tW2mi_RYk0wjfLl3RdJbZ4YhBQRoJ0dEBsac1bZbxHrHaOdyLhXTQa8juHVol-z5AfiTQCooP9KU9itvR4tLyE0yKkRC3L5miSoCKOf72qI8Gj6U/s1600/two-apollo-9-astronauts-working-on-control-panel_zym_ysjxb__F0000.png" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1029" data-original-width="1445" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFLlY7nVNOey-TeM7SklQVrMCQk70tW2mi_RYk0wjfLl3RdJbZ4YhBQRoJ0dEBsac1bZbxHrHaOdyLhXTQa8juHVol-z5AfiTQCooP9KU9itvR4tLyE0yKkRC3L5miSoCKOf72qI8Gj6U/s640/two-apollo-9-astronauts-working-on-control-panel_zym_ysjxb__F0000.png" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;">Un fotogramma tratto dal filmato ripreso con la cinepresa di bordo mostra l'equipaggio di <i>Apollo 9</i> all'interno del Modulo di Comando.</div>gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-73033687443635123412009-03-09T08:00:00.001+01:002022-04-09T16:50:20.607+02:001969/03/09: Le ultime notizie sul volo di Apollo 9 su "La Stampa"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a
href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglcnQIKWJArh-6-MC5rdGZ-j5H7dCRXy-e9NOUhlHchK07YM123HZqzhZBTUBBg5hd6h4fjq8puIaDsiAjWwr1Jky6XT-fm-c_LG14x7d8CWzPzbSuArReUQygGHJLkhP5kZxLud3349o/s1600/Apollo+9++9+marzo+1969.jpg"
><img
border="0"
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data-original-width="373"
src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglcnQIKWJArh-6-MC5rdGZ-j5H7dCRXy-e9NOUhlHchK07YM123HZqzhZBTUBBg5hd6h4fjq8puIaDsiAjWwr1Jky6XT-fm-c_LG14x7d8CWzPzbSuArReUQygGHJLkhP5kZxLud3349o/s1600/Apollo+9++9+marzo+1969.jpg"
width="75%"
/></a>
</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Le ultime notizie sul volo di McDivitt, Scott e Schweickart nell'edizione del
quotidiano <i>"La Stampa"</i> di domenica 9 marzo 1969 (dalla collezione
personale di Gianluca Atti).
</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-39908288214264816902009-03-08T08:50:00.000+01:002022-04-09T16:50:37.843+02:001969/03/08: Dopo le emozioni del giorno precedente, un po’ di riposoDopo la straordinaria ed emozionante giornata trascorsa ieri con il successo delle manovre più difficili e pericolose della missione, James McDivitt, Russell Schweickart e David Scott hanno raggiunto il 97 per cento degli obiettivi del volo. Il giorno precedente i tre di <i>Apollo 9</i> sono stati impegnati per le manovre di allontanamento, di discesa simulata sulla Luna e di successivo ricongiungimento di "<i>Spider</i>", il Modulo Lunare (<i>LM</i>), con "<i>Gumdrop</i>", il Modulo di Comando (<i>CM</i>), complessivamente per più di diciotto ore. <br />
<br />
"<i>Vorrei dormire tre giorni di seguito, ragazzi!</i>", così con queste parole aveva concluso ieri l'ultimo collegamento con la Terra il comandante McDivitt. <br />
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Il più della diciannovesima missione spaziale americana della storia è fatto: il Modulo Lunare ha funzionato egregiamente, così come il Modulo di Comando e il razzo di servizio. Tutto il complesso meccanismo del "Progetto Apollo" è pronto per la fase decisiva della conquista della Luna. <br />
<br />
Questo in sintesi il significato e la portata dello spettacolare "carosello" orbitale messo in atto ieri dai tre astronauti di <i>Apollo 9</i>.<br />
<br />
Sulla Terra, intanto, nel corso di una conferenza stampa il direttore del programma Apollo, Samuel Phillips, dichiara che "<i>...la difficile impresa compiuta ieri dagli astronauti di Apollo 9 ha superato perfino le più rose aspettative. Tra una ventina di giorni ci sarà un'importante riunione dei dirigenti della Nasa per decidere se tentare il primo allunaggio umano sulla Luna già nel prossimo mese di giugno o se invece rispettare i piani originali ed effettuare un altro esperimento simile a quello di Apollo 9 ma in orbita lunare con Apollo 10 ed affrontare l'impresa dello sbarco con la missione di Apollo 11 in luglio".</i><br />
<br />
Ora ai tre uomini della NASA in orbita restano altri cinque giorni di volo, sicuramente più tranquilli, prima del rientro sulla Terra previsto per giovedì 13 marzo. Secondo il programma di volo questo periodo sarà utilizzato per eseguire una serie di manovre definite di "routine": nuove accensioni del motore di servizio, esercitazioni nella navigazione e nel rilevamento delle stelle, e osservazione del nostro pianeta, con numerose riprese fotografiche e cinematografiche.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-9A2I6J6iiBtLfmPW8hS7z17hy3K6k8nq1LYEluPVm3UXh21HnU2JA52ierPUTJDxholuaANtR8K0XECTmQxobbj_ct-pH3rDdcxlKDDJUtwUo_6ksrpWDZ163wwueZRg4JUpmjLqVMM/s1600/AS09-20-3154.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-9A2I6J6iiBtLfmPW8hS7z17hy3K6k8nq1LYEluPVm3UXh21HnU2JA52ierPUTJDxholuaANtR8K0XECTmQxobbj_ct-pH3rDdcxlKDDJUtwUo_6ksrpWDZ163wwueZRg4JUpmjLqVMM/s1600/AS09-20-3154.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">
Il comandante della missione <i>Apollo 9</i>, James McDivitt, fotografato a bordo del Modulo di Comando "Gumdrop" (foto AS09-20-3154, scansione di Ed Hengeveld).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFzcnEYTMRAdfMj4kge05g68VoUk9TLo3QYHnhcptf9cPmnWtHbLwnRtf3URIWX5BpyOBmrUSjT0rOVyCLA2I6lAjwCcOr3EausaP7zh5ajURYYL1qYkZaNle4XFSJimuiP_g6YRXy5uI/s1600/AS09-22-3374.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFzcnEYTMRAdfMj4kge05g68VoUk9TLo3QYHnhcptf9cPmnWtHbLwnRtf3URIWX5BpyOBmrUSjT0rOVyCLA2I6lAjwCcOr3EausaP7zh5ajURYYL1qYkZaNle4XFSJimuiP_g6YRXy5uI/s1600/AS09-22-3374.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">
Dall'alto dell'orbita terrestre la vista di un ciclone fotografato dagli astronauti di <i>Apollo 9</i> (foto AS09-22-3374, scansione di Ed Hengeveld).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcPrC6wz5tP-0_ia5BMA0vqK7erGTprmZ_9aQYdaYmtSSY-eEIRYWKV6YxiBn07B8GX5CrRq4Gt-WniwfyCkhZP9_EZ_EbcQVoqQd7Uij89OSis-cseKDBEkQqxYBwu28VuVdXE90n-0E/s1600/apollo-9_17.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="932" data-original-width="936" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcPrC6wz5tP-0_ia5BMA0vqK7erGTprmZ_9aQYdaYmtSSY-eEIRYWKV6YxiBn07B8GX5CrRq4Gt-WniwfyCkhZP9_EZ_EbcQVoqQd7Uij89OSis-cseKDBEkQqxYBwu28VuVdXE90n-0E/s1600/apollo-9_17.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">
La bellezza del nostro pianeta Terra, vista e ammirata dai tre astronauti di <i>Apollo 9</i>.</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-42725459493334727612009-03-08T08:39:00.000+01:002022-04-09T16:50:55.310+02:001969/03/08: Il successo dell'impresa di Apollo 9 su "La Stampa"<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGoocBc0o0ZLBGOQ3sF2BrDxq19a10tb0mJB7dxDDgVTYZGoasnt6aiBhz6BonLs8bvz-87J6ILGRDwUCEFT3YZcACndZr8MdDfXsl9fqQVhBokc-6K85q0j4WfIvaMAQfpdzxl1IwxEw/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio++08+03.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="538" data-original-width="1119" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGoocBc0o0ZLBGOQ3sF2BrDxq19a10tb0mJB7dxDDgVTYZGoasnt6aiBhz6BonLs8bvz-87J6ILGRDwUCEFT3YZcACndZr8MdDfXsl9fqQVhBokc-6K85q0j4WfIvaMAQfpdzxl1IwxEw/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio++08+03.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">
La cronaca della storica giornata di <i>Apollo 9</i> sulla prima pagina de <i>"La Stampa"</i> di sabato 8 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfBHwxXX60x7K2ZqlEqU7Bsm4dKtR83mLUCrdLC2h8o_Fo9TtbQEsZx9KVrKifCq7mH9nG-tgjTXT9rEn7MOtjvKUvNEY-eTPrjMitMD_EZv-mmmooJYMIzaBKUuUO33X3R-DQAWvQPy4/s1600/Apollo+9+8+marzo+1969++2.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="689" data-original-width="880" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfBHwxXX60x7K2ZqlEqU7Bsm4dKtR83mLUCrdLC2h8o_Fo9TtbQEsZx9KVrKifCq7mH9nG-tgjTXT9rEn7MOtjvKUvNEY-eTPrjMitMD_EZv-mmmooJYMIzaBKUuUO33X3R-DQAWvQPy4/s1600/Apollo+9+8+marzo+1969++2.jpg" width="100%" /></a>L'impresa di McDivitt, Scott e Schweickart sulla prima pagina di <i>"Stampa Sera"</i> di sabato 8 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-30197707632768463572009-03-07T13:39:00.000+01:002022-04-09T16:51:12.717+02:001969/03/07: La giornata crucialeIl giorno che si apre con la solita sveglia dal Centro di controllo di Houston è per i tre astronauti di <i>Apollo 9 </i>il quinto e il più difficile da quando hanno lasciato il pianeta Terra lunedì 3 marzo 1969.<br />
<br />
È il momento della manovra fondamentale dell'intera missione: il distacco del Modulo Lunare (<i>LM</i>) dall'astronave madre, il suo allontanamento in volo libero, la successiva separazione dei due stadi di "<i>Spider</i>" (quello di ascesa da quello di discesa) ed infine il ricongiungimento con la capsula<i> Apollo</i>.<br />
<br />
I rischi che oggi corrono i tre astronauti, soprattutto per i due a bordo del <i>LM</i>, non sono da sottovalutare. Il "ragno lunare" è un congegno complesso, fragile e delicato. È concepito per muoversi e funzionare nello spazio e naturalmente per scendere sulla superfice della Luna e ripartirne. Nel caso della missione di<i> Apollo 9</i>, se "<i>Spider</i>" non riuscisse a ricongiungersi con l'astronave-madre "<i>Gumdrop</i>", James McDivitt e Russell Schweickart non avrebbero alcuna possibilità di salvezza. Il Modulo Lunare da solo non potrebbe ritornare sul nostro pianeta: la sua struttura non sarebbe in grado di sopportare l'attrito con i primi strati dell'atmosfera e le conseguenti temperature infernali del rientro.<br />
<br />
I tecnici e i dirigenti della<i> NASA</i> parlano senza metafora, nel corso di una conferenza stampa, di giornata "decisiva" e di "vita e di morte". Vita e morte per i due astronauti a bordo del Modulo Lunare ma anche per lo stesso programma lunare americano: oggi, 7 marzo 1969, è il momento della verità.<br />
<br />
Consumata la colazione e indossata di nuovo la tuta spaziale, i tre astronauti si accingono per la prova più spettacolare della missione. Sono trascorse 92 ore e trentanove minuti dal distacco dalla rampa di lancio 39-A, in Italia sono le 13:39, è in corso a cinquantanovesima orbita intorno alla Terra. David Scott, rimasto solo a bordo del Modulo di Comando, aziona il dispositivo di sblocco per liberare le dodici staffe che fino a quel momento hanno tenuto unite la capsula <i>Apollo</i> al Modulo Lunare dove si trovano ora James McDivitt e Russell Schweickart.<br />
<br />
Dopo il distacco, per circa una ventina di minuti "<i>Gumdrop</i>" e "<i>Spider</i>" procedono appaiati alla straordinaria velocità di 28.000 chilometri l'ora. Attraverso gli oblò delle due navicelle, i tre uomini della <i>NASA</i> si osservano, si salutano, ma soprattutto compiono un'accurata ispezione dei due veicoli spaziali. Alle 14:02 italiane, al di sopra dell'Oceano Atlantico, quando i due veicoli sono ad una distanza di quindici metri l'uno dall'altro, Scott aziona i piccoli razzi direzionali dell'<i>Apollo</i> allontanandosi dal Modulo Lunare e collocandosi su un'orbita circolare intorno alla Terra di 247 per 243 km.<br />
<br />
Quarantacinque minuti dopo, assicuratisi del perfetto funzionamento del "ragno lunare" in tutti i suoi componenti, McDivitt e Schweickart accendono per venticinque secondi il motore principale della sezione di discesa, collaudando la manovrabilità del veicolo e portandosi ad un'altezza dal nostro pianeta di 251 km, in un'orbita più allungata rispetto alla posizione dell'astronave pilotata da Scott. In tal modo il <i>LM</i>impiega molto più tempo a compiere il suo giro di rivoluzione, perdendo così terreno rispetto all'Apollo.<br />
<br />
Alle 16:40 italiane, quando la distanza tra le due navicelle è di 81 chilometri, viene nuovamente riacceso il razzo della sezione di discesa di "<i>Spider</i>", portando lo straordinario veicolo alla distanza massima di 180 chilometri dalla capsula pilotata da Scott. I tre astronauti ormai hanno perso ogni contatto visivo tra di loro; l'unico collegamento che li unisce sono le comunicazioni radio. Alle 17:37 italiane, a quattro ore dall'inizio della spettacolare ma delicatissima operazione, sul cielo dell'Africa meridionale ha inizio la parte più difficile dell'intera missione di <i>Apollo 9</i>, ovvero la manovra che dovrà concludersi con il "rendez-vous" e quindi con l'attracco di "Spider" con "Gumdrop".<br />
<br />
Il comandante McDivitt e il suo compagno di avventura Schweickart modificano nuovamente la loro orbita, abbassandone la quota e riguadagnando in questo caso il terreno che avevano perduto nei confronti del veicolo madre.<br />
Avvistato finalmente "<i>Gumdrop</i>", viene sganciata facendo saltare i bulloni esplosivi la sezione di discesa del <i>LM</i> con le sue quattro zampe, mettendo allo scoperto il razzo della sezione di risalita. In vista del "rendez-vous" e successivo aggancio, McDivitt effettua l'accensione del motore come se si trattasse di una partenza dal suolo lunare, poi con una serie di accensione i due uomini a bordo del <i>LM</i> riducono progressivamente la distanza tra loro e Scott. Se la manovra di aggancio non riuscisse, McDivitt e Schweickart rimarrebbero prigionieri in orbita, destinati a morire una volta esaurite le riserve di ossigeno.<br />
<br />
Ma ancora una volta tutto si svolge alla perfezione: i motori e il radar di "<i>Spider</i>" funzionano impeccabilmente. Alla vista di ciò che rimane del Modulo Lunare, il pilota del Modulo di Comando David Scott trasmette i suoi saluti: "<i>Siete il ragno più grande, più simpatico e più buffo che io abbia mai visto!</i>"<br />
<br />
Alle 19:59 ora italiana, mentre le due navicelle sorvolano l'emisfero del nostro pianeta ancora illuminato dal Sole, avviene il "docking". "<i>Non ho mai sentito un suono così piacevole</i>" esclama entusiasta il comandante McDivitt. A terra l'orologio del Centro spaziale di Houston segna 99 ore e tre minuti dall'inizio del volo da Cape Kennedy.<br />
<br />
Dopo aver portato a termine con successo il ricongiungimento nello spazio, un'ora circa dopo, McDivitt e Schweickart, infilandosi nello stretto condotto di collegamento, raggiungono di nuovo Scott e riprendono posto a bordo del Modulo di Comando.<br />
<br />
Sull'<i>Apollo </i>si fa festa. I cuochi della <i>NASA</i>, prevedendo il successo dell'impresa, hanno avuto un delicato pensiero per i precursori del viaggio lunare ed hanno preparato per il quinto giorno di volo un menù speciale: oltre a carne, verdura e formaggio questa volta c'è anche un gustosissimo dolce.<br />
<br />
Prima che i tre astronauti inizino un giusto e lungo periodo di riposo, viene distaccato ciò che rimane dell'originario "<i>Spider</i>", la sezione superiore, poi su comando radio da Terra viene riacceso il motore fino all'esaurimento del carburante. Ora sia lo stadio di ascesa come quello di discesa sono dei relitti vuoti, destinati a disintegrarsi durante il rientro nell'atmosfera terrestre. <br />
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<div style="text-align: center;">
Il Modulo Lunare "Spider" libero nello spazio, fotografato da David Scott. A bordo, James McDivitt e Russell Schweickart (foto AS09-21-3212, scansione di Ed Hengeveld).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvvW_XntkTBO147Yx3SYgdDhO2Mg9xrNHe9f5NZtd7bJEjnQP86VUY_wXs69P_t3eBSFeKhO6sYWucI5dvrKdjOMfwGKLrmOg2i_PCkMyH8m5xFFeW-_tvm5wAjaXmOb_vpDB_NS8oMkw/s1600/apollo-9_csm.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="951" data-original-width="958" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvvW_XntkTBO147Yx3SYgdDhO2Mg9xrNHe9f5NZtd7bJEjnQP86VUY_wXs69P_t3eBSFeKhO6sYWucI5dvrKdjOMfwGKLrmOg2i_PCkMyH8m5xFFeW-_tvm5wAjaXmOb_vpDB_NS8oMkw/s1600/apollo-9_csm.jpg" width="100%" /></a><br />
<div style="text-align: center;">
Il Modulo di Comando "Gumdrop" con a bordo David Scott, fotografato dal Modulo Lunare "Spider".</div>
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<div style="text-align: center;">
Foto AS09-21-3205, scansione di Ed Hengeveld.</div>
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<div style="text-align: center;">
Foto AS09-21-3183, scansione di Ed Hengeveld.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaLgT5-XdguPiot5VqcbMPEUft2j1aqNnyFIrnEmvF2oFadub2JdwZhz9ctiloYCpligDNztx-n0WAyZ8CYm7JNLfoorKdPxf9ptji_QbMqmlXGQ8MCbdZKNAbcsFuW4FAq3Lo7LuCSuM/s1600/AS09-21-3236.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaLgT5-XdguPiot5VqcbMPEUft2j1aqNnyFIrnEmvF2oFadub2JdwZhz9ctiloYCpligDNztx-n0WAyZ8CYm7JNLfoorKdPxf9ptji_QbMqmlXGQ8MCbdZKNAbcsFuW4FAq3Lo7LuCSuM/s1600/AS09-21-3236.jpg" width="100%" /></a><br />
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Lo stadio di risalita del Modulo Lunare con a bordo McDivitt e Schweickart; fra poco avverrà l'aggancio con il Modulo di Comando, dove li attende Scott. Foto AS09-21-3236, scansione di Ed Hengeveld.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz1vsmG1iQw_tCfCVGfHwujCLA211bKjTQrTyF2RzyhcBANMHi6OQZ1KWn6UsxqD_lmCODbO0-_A8irTo4Td4PCoovmiJA-VjLqeDDpXwAiu27IjPSp8H-aMPFB4Qcfi8ORtiQbLRikc0/s1600/AS09-21-3254.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz1vsmG1iQw_tCfCVGfHwujCLA211bKjTQrTyF2RzyhcBANMHi6OQZ1KWn6UsxqD_lmCODbO0-_A8irTo4Td4PCoovmiJA-VjLqeDDpXwAiu27IjPSp8H-aMPFB4Qcfi8ORtiQbLRikc0/s1600/AS09-21-3254.jpg" width="100%" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
La parte superiore del LEM "Spider", ormai priva di equipaggio a bordo, rilasciata nello spazio. Foto AS09-21-3254, scansione di Ed Hengeveld.</div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-909673724172099032009-03-07T08:30:00.000+01:002022-04-09T16:51:30.398+02:001969/03/07: L'uscita di Schweickart nello spazio sulla prima pagina de "La Stampa"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB3VBgps6A3SAsCZsyl7MaDqqsWg3mh308n9xQ6SfRSthb6kum1ScDQWErxVUvLlg9pKgFAVK4sM_JF842MejP2imFLtzhVrr2Q4CRiJQCV7bQtanuJuYFmn4sHcUECZfCH_TokYFkMwE/s1600/Apollo+9+dopo+il+lancio++07++02.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="720" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB3VBgps6A3SAsCZsyl7MaDqqsWg3mh308n9xQ6SfRSthb6kum1ScDQWErxVUvLlg9pKgFAVK4sM_JF842MejP2imFLtzhVrr2Q4CRiJQCV7bQtanuJuYFmn4sHcUECZfCH_TokYFkMwE/s1600/Apollo+9+dopo+il+lancio++07++02.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Il quotidiano "La Stampa", nell'edizione del mattino di venerdì 7 marzo 1969, dedica buona parte della prima pagina alla prima "attività extra-veicolare" del programma lunare Apollo svolta il giorno precedente da Russell Schweickart (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</span></div>gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-7574935480792419262009-03-06T17:45:00.000+01:002022-04-09T16:51:44.243+02:001969/03/06: L'uscita nello spazio di SchweickartGiovedì 6 marzo 1969: è il quarto giorno in orbita per i tre astronauti di <i>Apollo 9</i>. Dopo i disturbi del giorno precedente, dovuti probabilmente al cosiddetto "mal di spazio", Russell Schweickart, al suo risveglio dopo una notte tranquilla trascorsa a bordo del Modulo di Comando (<i>CM</i>), si sente di nuovo in ottima forma e da Terra, dopo un attento consulto tra i responsabili del volo e il medico ufficiale della NASA Charles Berry, viene dato il via all'uscita nel cosmo dell'astronauta dai capelli rossi color ruggine.<br />
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Il comandante McDivitt e il pilota di "<i>Spider</i>" strisciano di nuovo all'interno del Modulo Lunare (<i>LM</i>) attraverso lo stretto condotto di collegamento. Come David Scott rimasto solo a bordo del Modulo di Comando (<i>CM</i>) anche McDivitt e Schweickart indossano la combinazione spaziale completa. Dopodiché entrambe le cabine vengono svuotate dell'ossigeno a bordo, in modo da creare all'interno dei due veicoli lo stesso vuoto dello spazio esterno; conclusa l'operazione vengono aperti i due boccaporti del Modulo di Comando "<i>Gumdrop</i>" e del Modulo Lunare "<i>Spider</i>". Sono le 17:45 ora italiana, al di sopra dell'Oceano Pacifico Russell Schweickart munito della speciale tuta e dello zaino "<i>PLSS</i>", la stessa che indosseranno i futuri pedoni lunari, esce sulla piattaforma veranda del LEM.<br />
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"<i>Ragazzi, che vista!</i>" è il primo commento della matricola del cosmo, al suo primo viaggio extra-atmosferico. "<i>Come ti senti Rusty?</i> ", gli chiede il comandante di <i>Apollo 9</i> McDivitt. "<i>Magnificamente!</i>", risponde entusiasta il pilota del Modulo Lunare (<i>LM</i>). Quando in Italia l'orologio segna le 18:01 anche David Scott si sporge con il capo e le spalle al di fuori del Modulo di Comando (<i>CM</i>) e inizia a scattare foto e a riprendere con la cinepresa l'attività del pilota del Modulo Lunare (<i>LM</i>).<br />
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Anche se l'<i>EVA</i> (Extra Vehicular Activity) di Schweickart pianificata originariamente per una durata di due ore e mezza, viene abbreviata invece a soli 37 minuti, l'astronauta, alla velocità di 28.000 chilometri all'ora e ad un'altezza dal pianeta Terra di 210 chilometri, sperimenta con successo l'efficacia della tuta lunare e dell'apparecchio per l'ossigeno, uno speciale zaino portatile, che saranno usati sulla superfice lunare.<br />
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Durante tutto il periodo in cui rimane fuori dal "ragno" Russell Schweickart diventa il primo "satellite umano" autosufficiente della storia. Per la prima volta un astronauta, protetto dalla tuta che lo isola dai tremendi sbalzi di temperatura (+120 °C nella parte esposta al Sole, -120 °C nella parte in ombra), dipende interamente per la respirazione dell'ossigeno, il condizionamento dell'aria, le comunicazioni radio con il centro di controllo a terra e con i compagni di volo, dall'apparecchio che porta sulle spalle, anziché dal "cordone ombelicale" finora utilizzato nelle precedenti attività extra-veicolari.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZJScYIXGcSw2PexFVNdAfAngYP8pinF3qmJyJXDMxweIJH9TsPdrtr5JmtYn3CAwaZ_z7CgAEJSazAwubrd7-QpHk51rYanxY83K3cgeWwLEIEUsmGrOibv_z4BVXssebJmWrhtaORiM/s1600/tuta+lunare+001.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1119" data-original-width="902" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZJScYIXGcSw2PexFVNdAfAngYP8pinF3qmJyJXDMxweIJH9TsPdrtr5JmtYn3CAwaZ_z7CgAEJSazAwubrd7-QpHk51rYanxY83K3cgeWwLEIEUsmGrOibv_z4BVXssebJmWrhtaORiM/s1600/tuta+lunare+001.jpg" width="100%" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1SUrZGZ1Sy86l9o0NaWNQ0l3LN_aZ2btTEsEnR2ZvUYqi6Rf-sYthciDK-31oHGedvZuIJnPWmpm8sCEYESEnZQpd5RK9LQYTOUCU1QJMW7xGoM2EXnr-QdPmN7L-h5aM7ZorSFIEYTA/s1600/EVA+Schweickart+2.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1SUrZGZ1Sy86l9o0NaWNQ0l3LN_aZ2btTEsEnR2ZvUYqi6Rf-sYthciDK-31oHGedvZuIJnPWmpm8sCEYESEnZQpd5RK9LQYTOUCU1QJMW7xGoM2EXnr-QdPmN7L-h5aM7ZorSFIEYTA/s1600/EVA+Schweickart+2.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">L'uscita di Schweickart fotografata dall'interno del Modulo Lunare dal comandante della missione, James McDivitt.</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5picQJ6AjnXM9yzpEj7XsWHpu1rPpP6P2rHVmDg7HkGwx5_BLQ1TzvE1vtjUN9YazI5VPNb7LI3cgMfr67UIRowNEF5JnQW5bS_UStGY385wrz_XIK5NKndr5tuLF5s16ob511FbuwqA/s1600/EVA+Schweickart+5.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="874" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5picQJ6AjnXM9yzpEj7XsWHpu1rPpP6P2rHVmDg7HkGwx5_BLQ1TzvE1vtjUN9YazI5VPNb7LI3cgMfr67UIRowNEF5JnQW5bS_UStGY385wrz_XIK5NKndr5tuLF5s16ob511FbuwqA/s1600/EVA+Schweickart+5.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Un'altra foto scattata da McDivitt dall'interno del Modulo Lunare "Spider"</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_5Kbb86VAFLNPsrl4ARjVk0KCDJyKPkXDmxGmOq3dP53k2j0SJvTUdGrGLihmwzCQ6NDx0cQnA0GSnHdtAXfPLqslKX9HZn9nxy1Zuj8aQnH0Bt7a1kFdq-NRVMBv6W3xFyoIbU_qLb4/s1600/AS09-20-3066.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_5Kbb86VAFLNPsrl4ARjVk0KCDJyKPkXDmxGmOq3dP53k2j0SJvTUdGrGLihmwzCQ6NDx0cQnA0GSnHdtAXfPLqslKX9HZn9nxy1Zuj8aQnH0Bt7a1kFdq-NRVMBv6W3xFyoIbU_qLb4/s1600/AS09-20-3066.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Una parte del Modulo Lunare "Spider" fotografato da Schweickart (foto AS09-20-3066, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibdpIh8Cy_h19c6tDfq839r4IYU2mpZG_YCyvmxZMfL6_ObrFgWl6A3sy6-O-5eBsC9ZlfT0UrBUl9aWPeOq1LU0MbLplSik4Ci1EHrsGbnoKWR97-rUUNnH0O2veCYy_WzGprz6Yjo5c/s1600/AS09-20-3071.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibdpIh8Cy_h19c6tDfq839r4IYU2mpZG_YCyvmxZMfL6_ObrFgWl6A3sy6-O-5eBsC9ZlfT0UrBUl9aWPeOq1LU0MbLplSik4Ci1EHrsGbnoKWR97-rUUNnH0O2veCYy_WzGprz6Yjo5c/s1600/AS09-20-3071.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Nella fotografia scattata da Schweickart si nota dal portello aperto del Modulo di Comando David Scott (foto AS09-20-3071, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsFVNce1AyHLH7mP6fRkse09McfSCdA9RAFJgXHVcTxvGrYFNgY46irfn4VQViGMwA9MiPZxB4GXXJQGoY1gtAWblAbpFaZZ90VXEToQKAqHnO2QPco9AlOmeKAD71-A_EBLcSzY58tdw/s1600/AS09-20-3064.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsFVNce1AyHLH7mP6fRkse09McfSCdA9RAFJgXHVcTxvGrYFNgY46irfn4VQViGMwA9MiPZxB4GXXJQGoY1gtAWblAbpFaZZ90VXEToQKAqHnO2QPco9AlOmeKAD71-A_EBLcSzY58tdw/s1600/AS09-20-3064.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">(foto AS09-20-3064, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp7ekGLWfI5BSXmWqylGim4HnXQI9HmYn3umhAJvv1uClTZq1RAFegQeyTcgy73XOG1eXa8Cerr98OKZmhxebggwYTncwxh88A9CYOAr_QirNFfK6ETUc7RbEs0WDWNCOw1ag7UwU1EHQ/s1600/AS09-20-3069.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp7ekGLWfI5BSXmWqylGim4HnXQI9HmYn3umhAJvv1uClTZq1RAFegQeyTcgy73XOG1eXa8Cerr98OKZmhxebggwYTncwxh88A9CYOAr_QirNFfK6ETUc7RbEs0WDWNCOw1ag7UwU1EHQ/s1600/AS09-20-3069.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">(foto AS09-20-3069, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6k6yInbdWAkmbCyGQ0eioWsXMNE_kXL3ioXGMzUuAmGxa5eqsZeS5M3DYKf1Bz-owy0lw_5eKX7dszXhukwPlEstY18GjyVXbHybr-a9dpwU3MflNwvTS6rTPnU3rb5oMMBKzRPsYOQo/s1600/AS09-20-3060.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6k6yInbdWAkmbCyGQ0eioWsXMNE_kXL3ioXGMzUuAmGxa5eqsZeS5M3DYKf1Bz-owy0lw_5eKX7dszXhukwPlEstY18GjyVXbHybr-a9dpwU3MflNwvTS6rTPnU3rb5oMMBKzRPsYOQo/s1600/AS09-20-3060.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">(foto AS09-20-3060, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-YyhX9ceE8YrUknXK28AXJmBFJaT7BrDsz_h89ufSSbeD7DApcFKB8WqpyjwgXRQj3dXRa2mLlFtbkkV8TSYMRrscfhdF9ESMeYrCT5UxebjLsk2ycsSShhVSPCq8hmA-3IZgICNWO1M/s1600/AS09-19-2994.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-YyhX9ceE8YrUknXK28AXJmBFJaT7BrDsz_h89ufSSbeD7DApcFKB8WqpyjwgXRQj3dXRa2mLlFtbkkV8TSYMRrscfhdF9ESMeYrCT5UxebjLsk2ycsSShhVSPCq8hmA-3IZgICNWO1M/s1600/AS09-19-2994.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">(foto AS09-19-2994, scansione di Ed; Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5xD2mZCDA-LqLAnUsNijf819tUFKho8YKi-jTikX3QJw16Kjm6rsQeYMFPCxJogIdCXjqpwr8U2QXfvEMEB4BsTv8UIBiuE_SyeV4blDwB9i9EsMHto-w7MprnbWh6baK0o1sNjI5UIw/s1600/EVA+Schweickart.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="736" data-original-width="736" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5xD2mZCDA-LqLAnUsNijf819tUFKho8YKi-jTikX3QJw16Kjm6rsQeYMFPCxJogIdCXjqpwr8U2QXfvEMEB4BsTv8UIBiuE_SyeV4blDwB9i9EsMHto-w7MprnbWh6baK0o1sNjI5UIw/s1600/EVA+Schweickart.jpg" width="100%" /></a></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglCYUdNoCa1hClL8VFvaRb-UbWJfFd9A8NEgyfVqYotrjSBX4xIfbAOepBt4LrjPsAjJIic2Ay2U15M4vh9WspzAYWs0_Rz0FhiEj4JS7p9XDi0toNyf2sVHpIoHJ7NQdHJsd6oW9hmso/s1600/EVA+Schweickart+3.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="985" data-original-width="985" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglCYUdNoCa1hClL8VFvaRb-UbWJfFd9A8NEgyfVqYotrjSBX4xIfbAOepBt4LrjPsAjJIic2Ay2U15M4vh9WspzAYWs0_Rz0FhiEj4JS7p9XDi0toNyf2sVHpIoHJ7NQdHJsd6oW9hmso/s1600/EVA+Schweickart+3.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">(foto AS09-19-2982, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZt5M28MKelJe1QmZMYjXzv0beywn-71BfUwHeozGUaMOxqRGyIR12kPTKI6pUVbunMGKjPPgrUBydLRqonCQ2JCWWP-Ea__fN9ncrStlPTiKPQEFPZJHHXyxcjQ8nrOHZsJTcfW7xfNk/s1600/Eva+Schweickart++6.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1554" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZt5M28MKelJe1QmZMYjXzv0beywn-71BfUwHeozGUaMOxqRGyIR12kPTKI6pUVbunMGKjPPgrUBydLRqonCQ2JCWWP-Ea__fN9ncrStlPTiKPQEFPZJHHXyxcjQ8nrOHZsJTcfW7xfNk/s1600/Eva+Schweickart++6.jpg" width="100%" /></a></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH5sEmVK0lsrA5i1gJumcwomBAkU__g2Dyo1T2qzSKdo4mdcYWiDV2POLfGYensIffChyGseQMqHBGLdnO5RiWplJRlQikKWmwQjeeD2yaRInafNIuC0xWA8MN8h7Ys4N0M57hLdRuS3Y/s1600/AS09-20-3077.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH5sEmVK0lsrA5i1gJumcwomBAkU__g2Dyo1T2qzSKdo4mdcYWiDV2POLfGYensIffChyGseQMqHBGLdnO5RiWplJRlQikKWmwQjeeD2yaRInafNIuC0xWA8MN8h7Ys4N0M57hLdRuS3Y/s1600/AS09-20-3077.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Foto AS09-20-3077, scansione di Ed Hengeveld.</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdX0Iwg2xWMJmiWRECNtSfziCesvLVjMzdW7VxzODAwM-JElpYwB-L-uWLW8RuVjbUBpl_Ko2aYcUOdm-8BnPNiNeUZPwHGj-o4TtDM2Xm_lbgXLurFcKr0nSWIP2DpFIrrQ1eNtd8zqE/s1600/apollo-9_3.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="927" data-original-width="927" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdX0Iwg2xWMJmiWRECNtSfziCesvLVjMzdW7VxzODAwM-JElpYwB-L-uWLW8RuVjbUBpl_Ko2aYcUOdm-8BnPNiNeUZPwHGj-o4TtDM2Xm_lbgXLurFcKr0nSWIP2DpFIrrQ1eNtd8zqE/s1600/apollo-9_3.jpg" width="100%" /></a></div><br />
<div align="center"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/pxvBiKc6ko0" width="560"></iframe></div><br />
Alle 18:52 ora italiana, mentre l'Apollo 9 sorvola il cielo sopra le Canarie, Schweickart conclude la sua fantastica esperienza rientrando a bordo del Modulo Lunare (<i>LM</i>). Alle 19:02 anche David Scott richiude il portello del Modulo di Comando (<i>CM</i>). Circa un'ora dopo, quando in Italia sono le 20:00, avviene anche il secondo collegamento televisivo in diretta dal LEM "<i>Spider</i>". La trasmissione della durata di quindici minuti mostra McDivitt e Schweickart mentre consumano un pasto in assenza di peso.<br />
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Dopo il successo dell'attività extra-veicolare di Schweickart e il breve collegamento televisivo, i due astronauti chiudono i boccaporti tra i due veicoli e raggiungono Scott a bordo di "<i>Gumdrop</i>". Li attende un periodo di riposo in vista del loro quinto e più difficile giorno nello spazio: il distacco del Modulo Lunare "<i>Spider</i>" dal Modulo di Comando "<i>Gumdrop</i>" e il successivo ricongiungimento.<br />
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Alcuni fotogrammi ripresi durante la seconda trasmissione televisiva all'interno del LEM:<br />
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<div align="center"><img border="0" data-original-height="1146" data-original-width="1427" height="513" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVSGyLlk5f__qR7BxbrfVAh9b3MzEwMhNcdHmg2YyjpLFO-Bm1OVmg8S_OY4wXF46UeSisiMuBn8wLcW_RFpoQ-ArZxc5LGEKpeVQFYJJKryh6-l7CmYXJ77Cq8LeXmRxv_BHG_oJMr68/s640/A9_SSTV-2_med.jpg" width="640" /></div><br />
<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5OcseL3CE9-0_7atx5bqm9bHwB6JY7yrH2OzVchaqp5_KBn3H0HFUPWS1_oZ9JnLKCQeJVvQpUqBAK0SgkOEcbN5UcPovcq2rRQ7291iWGlo0Z5owbB7XLzskJHcneFf8AolxVHo6Co0/s1600/A9_SSTV-8.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1202" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5OcseL3CE9-0_7atx5bqm9bHwB6JY7yrH2OzVchaqp5_KBn3H0HFUPWS1_oZ9JnLKCQeJVvQpUqBAK0SgkOEcbN5UcPovcq2rRQ7291iWGlo0Z5owbB7XLzskJHcneFf8AolxVHo6Co0/s640/A9_SSTV-8.jpg" width="640" /></a></div><br />
<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNs6EKdFXcdFd8Iz6ZIDbPS-xxYMmlnW9plfB5Q948XHieU-JZV9SoCSSydTdFnBnzGFFM_oypZeUxpqrmABGI7dYOsQXfA8u_2r9Og3QJ1o2KJv09hAlWVE_iEUEX-rv0kpgXRs_3To4/s1600/A9_SSTV-4.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1277" data-original-width="1600" height="510" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNs6EKdFXcdFd8Iz6ZIDbPS-xxYMmlnW9plfB5Q948XHieU-JZV9SoCSSydTdFnBnzGFFM_oypZeUxpqrmABGI7dYOsQXfA8u_2r9Og3QJ1o2KJv09hAlWVE_iEUEX-rv0kpgXRs_3To4/s640/A9_SSTV-4.jpg" width="640" /></a></div><br />
<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYmYw9i-XBUTzQeVID_QYERMklBBlvJzzs9WwhvMupdP2TaNAV2CbrPSQquOeYGWob55cwc1eUMfDZVRtTq1OGXXuMvt5YXzSeHDMyI_6XSqfqI18yf1FOIAVIB_-ke0Ed5Y6sslbJzig/s1600/A9_SSTV-6.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1244" data-original-width="1600" height="496" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYmYw9i-XBUTzQeVID_QYERMklBBlvJzzs9WwhvMupdP2TaNAV2CbrPSQquOeYGWob55cwc1eUMfDZVRtTq1OGXXuMvt5YXzSeHDMyI_6XSqfqI18yf1FOIAVIB_-ke0Ed5Y6sslbJzig/s640/A9_SSTV-6.jpg" width="640" /></a></div>gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-53502959574140428872009-03-06T08:30:00.000+01:002022-04-09T16:52:02.016+02:001969/03/06: Le prime manovre e il malessere di Schweickart su "La Stampa"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4uP0OXCNvyCnPOvyl8ksuXN8PR900Ivv4SsxFXhE4t-Tn3vufysyzj_fLiGt-G-cJUoQohJ3PdVQw2RZ9LBxnJsTE9GE6pOUUvSL_7Fw6MdppTj-QzJlVlM1oIytA6YKar3lHdDj370g/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio+05++03.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="641" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4uP0OXCNvyCnPOvyl8ksuXN8PR900Ivv4SsxFXhE4t-Tn3vufysyzj_fLiGt-G-cJUoQohJ3PdVQw2RZ9LBxnJsTE9GE6pOUUvSL_7Fw6MdppTj-QzJlVlM1oIytA6YKar3lHdDj370g/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio+05++03.jpg" width=100% /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: small;">La notizia della missione di Apollo 9 sulla prima pagina de "La Stampa" del 6 marzo 1969, che rimanda al servizio completo sul volo a pag. 11 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ74gJc0r_AjaNOQYKoj-B_jGXGag65dnbhi9b-9pTjjzHP7YnvF8_OIfVvIhcsuxKqFFNGtPUsA5mZtG0O5IJ2XtCLgttGxkscaQ6Ckt74fRhi_lfHXw1-AJyz0F_0jLz-jZLXggkO9I/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio+06++03.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1549" data-original-width="970" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ74gJc0r_AjaNOQYKoj-B_jGXGag65dnbhi9b-9pTjjzHP7YnvF8_OIfVvIhcsuxKqFFNGtPUsA5mZtG0O5IJ2XtCLgttGxkscaQ6Ckt74fRhi_lfHXw1-AJyz0F_0jLz-jZLXggkO9I/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio+06++03.jpg" width=100% /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: small;">A pagina 11 del quotidiano "La Stampa" il resoconto della terza giornata in orbita dei tre astronauti di Apollo 9 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</span></div>gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-54910191453598341422009-03-05T10:38:00.000+01:002022-04-09T16:52:19.108+02:001969/03/05: Il collaudo di "Spider"Sono trascorse poco più di quarantotto ore dal distacco dalla rampa di lancio 39-A di Cape Kennedy; è il terzo giorno in orbita intorno alla Terra per i tre astronauti di <i>Apollo 9</i>. Dopo la sveglia da Houston e una rapida colazione, McDivitt, Scott e Schweickart indossano le voluminose combinazioni spaziali, rimuovono il boccaporto del Modulo di Comando (<i>CM</i>) "<i>Gumdrop</i>" e attraverso lo stretto condotto di collegamento, lungo 96 centimetri e largo 81, il comandante McDivitt e il pilota del Modulo Lunare (<i>LM</i>) Schweickart aprono il portello superiore del <i>LEM </i>strisciando all'interno di "<i>Spider</i>": è la prima volta nella storia dell'astronautica che un equipaggio si trasferisce da una cabina spaziale all'altra senza uscire nello spazio. Nel gennaio scorso (1969), due dei tre cosmonauti della Soyuz 5 si erano trasferiti sulla <i>Soyuz 4</i>, effettuando però un'uscita all'esterno.<br />
<br />
Mentre David Scott rimane solo al comando della navicella <i>Apollo</i>, McDivitt e Schweickart lavorano per circa otto ore all'interno del Modulo Lunare (<i>LM</i>) e compiono tutte le manovre previste dal piano di volo: dispiegano le quattro lunghe gambe di "<i>Spider</i>", controllano il perfetto funzionamento del computer di bordo per assicurarsi che fornisca le esatte informazioni, i collegamenti radio tra i due veicoli ancora uniti e con la base di controllo di Houston ed i restanti numerosi strumenti presenti all'interno del nuovo straordinario veicolo spaziale al suo "battesimo" nello spazio. Infine accendono con successo per sei minuti il motore dello stadio di discesa.<br />
<br />
Avviene anche la prima trasmissione televisiva in diretta da un Modulo Lunare (<i>LM</i>), visibile anche in Italia grazie ad una edizione straordinaria del Telegiornale sulla rete nazionale.<br />
<br />
James McDivitt e Russell Schweickart hanno così modo di sperimentare l'efficienza della nuova telecamera portatile costruita appositamente per riprendere le prime immagini dello sbarco dei primi due umani sulla superfice di un corpo celeste diverso dalla Terra.<br />
<br />
Se dal punto di vista tecnico il Modulo Lunare sembra rispondere bene ai requisiti richiesti per questa e per le future missioni programmate, così non lo è altrettanto il suo pilota: Russell Schweickart. L'astronauta infatti, prima delle previste manovre programmate per la giornata, viene colpito per due volte da gravi attacchi di nausea con conati di vomito, la prima a bordo del Modulo di Comando (<i>CM</i>), dove sono predisposti appositi sacchetti di plastica a chiusura ermetica, la seconda sul <i>LEM </i>: è il cosiddetto "mal di spazio", dovuto probabilmente al non ancora perfetto adattamento alle condizioni di assenza di peso.<br />
<br />
Per circa un'ora, i controllori di volo al Centro spaziale di Houston chiedono ai tre dell'<i>Apollo</i> di interrompere ogni attività per sincerarsi delle reali condizione dell'astronauta. Fortunatamente, grazie al trattamento consigliato da Terra dal medico della NASA Charles Berry, Russell Schweickart si rimette in forma. L'ente spaziale americano comunque non vuole correre rischi e decide di annullare la "passeggiata spaziale" prevista per il giorno successivo. Se Schweickart se la sentirà, dovrà soltanto uscire dal Modulo Lunare e sostare sul pianerottolo; non potrà dunque volteggiare in volo libero, seppur collegato con un cavo di nylon, intorno ai due veicoli spaziali uniti come previsto nell'originale piano di missione.<br />
<br />
Il pilota del LEM "<i>Spider</i>" avrà comunque la possibilità di collaudare per primo la speciale tuta e lo zaino PLSS, il sistema portatile di sopravvivenza, che due uomini indosseranno durante la prima storica passeggiata su un suolo lunare.<br />
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<div align="center">
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/lNHgFqzvBLI" width="560"></iframe><br />
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<span style="font-size: x-small;">La diretta televisiva della CBS per la prima trasmissione TV da un Modulo Lunare.</span></div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-90221680754136484812009-03-05T08:30:00.000+01:002022-04-09T16:52:33.890+02:001969/03/05: Il regolare volo dell'Apollo sulla stampa italiana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdV9sTCmXQLKC5-KYN-EX0AXL4RVVxaLQjjuILGrsU6JM7JsSK-Sywk96QLbBX1wHFwfOU6r7yQF5g-L5Y3xXaCOPfAeFEkMc0UuGry_ZUNhaSjxoW9O9cyeuKu-H-WHQGN6PiNUm57a0/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio+04++03.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="892" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdV9sTCmXQLKC5-KYN-EX0AXL4RVVxaLQjjuILGrsU6JM7JsSK-Sywk96QLbBX1wHFwfOU6r7yQF5g-L5Y3xXaCOPfAeFEkMc0UuGry_ZUNhaSjxoW9O9cyeuKu-H-WHQGN6PiNUm57a0/s1600/Apollo+9++dopo+il+lancio+04++03.jpg" width="100%" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;">Il resoconto della seconda giornata in orbita dell'equipaggio di Apollo 9 nell'edizione de "La Stampa" di mercoledì 5 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti)</span></div>
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<blockquote>
<i>La seconda giornata della "prova generale" per la Luna</i><br />
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<i>L'Apollo manovra nello spazio<br />
accende i motori, cambia orbita</i></blockquote>
<blockquote>
<br />
<i>I tre astronauti hanno dormito nove ore, poi sono stati svegliati dalla base - Il sonno disturbato da misteriose trasmissioni radio; uno dei piloti, Scott, pensava fossero cinesi, i tecnici della NASA negano - Compiute tre successive modifiche di rotta, raggiunta la distanza massima di quasi 500 km da terra - Da domani a venerdì, le imprese più impegnative: passeggiata nel vuoto, distacco e riaggancio del modulo lunare con la nave-madre</i><br />
<br />
<i>(Dal nostro corrispondente)</i> Washington, 4 marzo. Thomas Paine, amministratore, cioè capo dell'amministrazione spaziale americana, Nasa, ha detto oggi, in una conferenza stampa sul volo dell' "Apollo", che nella corsa alla Luna, gli Stati Uniti sono ormai in deciso vantaggio sui sovietici. E' la prima volta che gli americani sono così espliciti in proposito: "E' come una partita di football - ha detto: - noi siamo a venti yards dal traguardo e loro a cinquanta".<br />
<br />
Nella seconda giornata di volo dell' "Apollo 9" non c'è stato molto da registrare. I tre astronauti James McDivitt, David Scott e Russell Schweickart, sono in condizioni perfette di salute (la partenza era stata rimandata da venerdì a lunedì perché tutti e tre si erano presi il raffreddore) e hanno compiuto tutte le manovre che erano state loro assegnate. Durante la notte, avevano dormito per nove ore, insieme, senza che nessuno restasse di guardia. E' la prima volta che un fatto del genere accade nella storia dell'astronautica e dimostra da solo la perfezione raggiunta dai dispositivi meccanici. Il loro sonno era stato turbato tuttavia, per quattro volte, da misteriose trasmissioni radio che, secondo David Scott, sembravano cinesi. I tecnici della Nasa hanno invece risposto che si trattava molto probabilmente dei richiami di una torre di controllo aereo della Marina americana. "Non sono un esperto in materia", ha replicato Scott, "ma mi sembra molto strano".<br />
<br />
I tre piloti dell' "Apollo", erano stati svegliati dai controllori del Centro spaziale di Houston. Uno di essi, Ron Evans, che è anch'egli un astronauta, ha inviato a quelli dell' "Apollo" il seguente messaggio: "Penso che sia ora che vi svegliate".<br />
<br />
Dopo la sveglia, gli astronauti hanno fatto la prima colazione a base di bacon canadese, succo di mela, fiocchi d'avena. Poi sono cominciate le manovre mentre l' "Apollo 9" continuava il suo viaggio nello spazio; la navicella è sempre rimasta attaccata per la parte prodiera al "modulo lunare" la scialuppa detta "Lem" che dovrà sbarcare sulla Luna forse già nel giugno o luglio prossimo, e poi ricongiungersi in orbita con la nave-madre che l'attenderà nello spazio circumlunare.<br />
<br />
Oggi per ben tre volte, alle 15,11; alle 18 e alle 21,28 (sempre ora italiana) sono stati accesi i motori e cambiato la rotta: alla fine l' "Apollo" è stato inserito in un'orbita avente un'apogeo di 498 chilometri (massima distanza dalla Terra) e un perigeo di 201. Le manovre sono state eseguite dal colonnello David Scott, pilota della cabina-madre che le ha definite "relativamente facili".<br />
<br />
Il centro spaziale di Houston ha commentato che le modifiche di rotta sono state compiute in eccellenti condizioni di "stabilità" ed ha aggiunto che il modulo lunare rimane solidamente agganciato alla cabina. Le complesse manovre hanno così dimostrato che il complesso cabina-modulo lunare è in grado di resistere a tutte le scosse e a tutti gli impulsi. E' anche dimostrato che diminuendo il peso del veicolo col consumo del carburante, l'equipaggio della nave spaziale può migliorare la manovrabilità della cabina di comando.<br />
<br />
E' stato precisato infatti che la prima accensione dei motori avvenuta stamani è durata un minuto e 51 secondi. Durante tale periodo i motori hanno consumato oltre 3000 chilogrammi di carburante diminuendo in tal modo il peso totale della cabina. Gli esperimenti odierni, oltre a determinare la stabilità del complesso con i motori accesi, erano anche intesi a ridurre il peso della nave spaziale in preparazione dell'esperimento di venerdì quando verrà collaudato il modulo lunare. Questo ultimo, pilotato da McDivitt e Schweickart, si distaccherà dalla cabina madre, si allontanerà da essa di circa 170 chilometri e quindi tornerà indietro.<br />
<br />
Durante le accensioni dei motori eseguite oggi la cabina è stata fatta oscillare leggermente per stabilire la eventuale entità di vibrazioni allo scopo di collaudare l'efficacia del congegno che tiene agganciato il modulo lunare alla cabina. Allo stesso modo sono stati collaudati altri congegni automatici destinati a ridurre eventuali vibrazioni.<br />
<br />
Le manovre odierne, ripetiamo, sono andate bene. E' stato dimostrato che nello spazio la solidità dell' "Apollo" e la sua capacità di muoversi e di esser pilotato non erano diminuite per il fatto di procedere attaccato al "modulo". I tre astronauti avevano comunque ricevuto l'ordine di indossare, durante le accensioni dei motori, la tuta spaziale.<br />
<br />
<i>(Nicola Caracciolo)</i></blockquote>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHBDbRwArtatB5LapZZ7MfrApqXnX4iFjyHvmo0Eubw8lQfvodZX7BPwECKeHRvDcwS1RkHkuG5LYCXG_jykJCP0pArYA-OPh1Gd-jSk_SCBqw5HWF1gXmRMKsMkUjAGLp6SZAKeatg8A/s1600/Apollo+9++5+marzo+1969+gazzetta+modena+001.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1039" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHBDbRwArtatB5LapZZ7MfrApqXnX4iFjyHvmo0Eubw8lQfvodZX7BPwECKeHRvDcwS1RkHkuG5LYCXG_jykJCP0pArYA-OPh1Gd-jSk_SCBqw5HWF1gXmRMKsMkUjAGLp6SZAKeatg8A/s1600/Apollo+9++5+marzo+1969+gazzetta+modena+001.jpg" width="100%" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;">La missione di Apollo 9 in risalto sulla prima pagina de "La Gazzetta di Modena" del 5 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</span></div>
gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-55634263546384181882009-03-04T16:21:00.000+01:002022-04-09T16:52:50.921+02:001969/03/04: Il secondo giorno in orbitaLa seconda giornata in orbita per i tre astronauti americani di <i>Apollo 9 </i>viene interamente dedicata ad una serie di prove, con l'accensione del potente motore a razzo posto nel Modulo di Servizio (<i>SM</i>). Durante la loro prima notte trascorsa nello spazio, McDivitt, Scott e Schweickart hanno dormito per nove ore consecutive e tutti e tre contemporaneamente, senza che nessuno rimanesse di guardia. Questa è un'ulteriore dimostrazione della perfezione e della sicurezza raggiunta nel campo dei dispositivi automatici di guida e controllo nello spazio delle capsule <i>Apollo</i>. Il loro sonno comunque era stato disturbato per due volte da misteriose trasmissioni radio, forse provenienti da una emittente cinese, o così almeno pensano i tre astronauti.<br />
<br />
Dopo la sveglia e una rapida colazione, McDivitt, Schweickart e Scott si mettono al lavoro; quest'ultimo, come pilota del Modulo di Comando (<i>CM</i>), accende per ben tre volte il motore principale del Modulo di Servizio (<i>SM</i>) portando l'orbita del complesso spaziale ad un'altezza di 498 km come apogeo, e 201 chilometri come perigeo. La manovra di accensione e le evoluzioni che ne conseguono hanno un duplice scopo: porre questo fantastico insieme di veicoli cosmici nelle migliori condizioni per le operazioni previste nel terzo e quarto giorno di missione, ma ha anche lo scopo fondamentale di provare la sicurezza e la stabilità dei delicati meccanismi di congiunzione fra i tre veicoli che formano un unico "treno spaziale".<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifAiBFyY8wl_XL2v7OcAdLLHfsz3YkcCGWggOlZIIlLOKi8OP7nMHO4wvdXx0r8SSjYy5HCymjLvBMfwtQRm74n0py04DHM40emlh8QQjUYgpH-pjl9GthFK97khj5unvABhHjqgSCZOU/s1600/Apollo+9+SMC-LM+%25282%2529.jpg"><img border="0" data-original-height="364" data-original-width="615" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifAiBFyY8wl_XL2v7OcAdLLHfsz3YkcCGWggOlZIIlLOKi8OP7nMHO4wvdXx0r8SSjYy5HCymjLvBMfwtQRm74n0py04DHM40emlh8QQjUYgpH-pjl9GthFK97khj5unvABhHjqgSCZOU/s640/Apollo+9+SMC-LM+%25282%2529.jpg" width="100%" /></a></div><br />
<br />
La seguente descrizione della giornata è tradotta e tratta dal libro <i>We Reach the Moon</i> di John Noble Wilford, 1969, e si ispira a un articolo del corrispondente del <i>New York Times</i> William K. Stevens:<br />
<br />
<blockquote><i>A New York manca circa un'ora all'alba (sono le 5 e 35) quando i tre astronauti, ancora immersi nel sonno mentre sfrecciano verso est nell’oscurità sopra il Pacifico meridionale durante la loro dodicesima orbita intorno alla Terra, ricevono la prima chiamata via radio del giorno. "Buon giorno Apollo 9, qui Houston", dice la voce di Ron Evans, uno degli addetti alle comunicazioni presso il Manned Spacecraft Center (Centro veicoli spaziali pilotati). "Buon giorno, Houston" è la risposta che giunge dallo spazio. "Qui Apollo 9".<br />
<br />
"Ricevuto", risponde Evans. "Forte e chiaro. Si direbbe che la nottata sia stata buona. Non abbiamo rilevato alcuna anomalia".<br />
<br />
"Molto bene", risponde uno degli astronauti. "Immagino che sia ora di svegliarci, eh?".<br />
<br />
"Proprio così", risponde Evans. "Ormai è ora".</i><br />
<br />
<i>Con questo scambio di battute ha inizio un'intensa giornata di lavoro di dodici ore per McDivitt, Schweickart e Scott. McDivitt e Scott hanno preferito dormire nelle cuccette di metallo e tela dalla quali si eseguono molti dei compiti quotidiani a bordo di una capsula Apollo. Schweickart, invece, ha passato la notte in un sacco a pelo, appeso sotto la cuccetta.</i><br />
<br />
<i>L'interno del Modulo di Comando dove vivono è una specie di bozzolo conico, la cui base circolare si trova proprio sotto la schiena degli astronauti quando dormono.</i><br />
<br />
<i>Le pareti del cono sono dipinte di beige fino all'altezza delle finestre, e più sopra di azzurro cielo. Disposti intorno alle pareti si trovano centinaia di interruttori a levetta e a manopola: pulsanti neri per interrompere i circuiti che, una volta staccati, tolgono l'energia a un dato impianto del veicolo; misuratori, valvole e quadri indicatori elettroluminescenti. McDivitt e Scott al risveglio si ritrovano davanti la vista familiare, mezzo metro davanti a loro, del cruscotto principale e del pannello dei comandi: un pannello grigio chiaro, di forma leggermente a mezzaluna, che prende tutta la cabina, costellato di interruttori, dispositivi, misuratori, lancette, luci, quadranti indicatori, grafici e una quantità di altre segnalazioni. Alcune, come la spia rossa "Abort" e la maggior parte delle altre cinquanta e più spie luminose, probabilmente non verranno mai usate. Altri strumenti, come l'altimetro davanti al comandante McDivitt, saranno usati una sola volta: dopo il rientro nell'atmosfera e poco prima dell'ammaraggio. Altri ancora vengono continuamente consultati a intervalli variabili da una a 24 ore, per il controllo degli impianti del veicolo spaziale.</i><br />
<br />
<i>Poco prima delle sei del mattino, Scott, volteggiando senza peso, si trasferisce nel cosiddetto compartimento inferiore degli equipaggiamenti (LEB, Lower Equipment Bay) per dare la sveglia alla navicella di comando. Al pari degli astronauti, durante la notte, la capsula Apollo se ne era andata dormendo attraverso gli spazi.</i><br />
<br />
<i>Il LEB, un vano aperto sotto i piedi degli astronauti, è la parte più accessibile della cabina, la più spaziosa e l'unica dove sia possibile stare in piedi. Vi si trovano gli apparecchi per la navigazione, nicchie per i cibi conservati, i nastri magnetici, le pellicole e altri rifornimenti.<br />
<br />
Durante la notte, il sistema di guida del Modulo di Comando è stato quasi staccato per economizzare l'elettricità a bordo. Voltando le spalle ai compagni, David Scott aziona a questo punto gli interruttori per ridare corrente all’unità di misurazione inerziale, che è il cuore degli apparati per la guida del veicolo spaziale. Riporta poi il calcolatore della navicella in piena attività, premendo brevemente i tasti sul DSKY, il quadro generale dei pulsanti, il dispositivo attraverso il quale gli astronauti comunicano con il calcolatore.</i><br />
<br />
<i>Ogni lavoro, anche quello di un astronauta, ha le sue routine noiose, e l'equipaggio dell'Apollo 9 già poco dopo il risveglio si trova davanti ad uno dei compiti più monotoni: ascoltare negli auricolari i controllori di Houston che trasmettono i dati necessari per un'eventuale ritorno d'emergenza a terra, le informazioni aggiornate relative alla traiettoria di volo, e altri dati importanti. Uno dei tre astronauti trascrive le informazioni su fogli di 13 x 20 per poi rileggerle al controllore a terra per un'ulteriore conferma di esattezza. È un lavoro che deve essere ripetuto spesso durante la giornata, e può diventare oneroso. Alcuni astronauti hanno fatto di tutto per scaricarselo a vicenda.</i><br />
<br />
<i>Mentre uno degli astronauti trascrive i dati provenienti dal Centro di Controllo di Houston, un altro apre i contenitori dei cibi nel compartimento inferiore e prepara la prima colazione. Fino a questo momento, le 7 circa del mattino, i tre uomini sono stati continuamente occupati. Ma sono faccende domestiche e compiti di ordinaria amministrazione. Il lavoro più importante deve ancora cominciare.</i><br />
<br />
<i>Tale lavoro, come avviene per lo più nello spazio, è incentrato sul DSKY. Si tratta di un pannello di poco meno di 9 decimetri quadrati, contenente 19 tasti quadrati bianchi, cinque finestrelle attraverso cui lampeggiano numeri gialli elettroluminescenti, e due colonne di luci rettangolari, che avvertono gli astronauti di eventuali irregolarità di funzionamento negli apparati di guida e danno indicazione circa lo stato degli apparati stessi.</i><br />
<br />
<i>A bordo del veicolo si trova un secondo DSKY identico sul cruscotto principale. Insieme i due DSKY costituiscono, fatta eccezione per l'equipaggio, l'elemento più imponente in cabina.</i><br />
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<div align=center><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_A72ONIna88wEaUOUpntyHaBD6nD-gAXyJ0vfhRh-_jnXey3vvVDkVlL37pR2hQry3R9dhbzOBene6F2LXU27x8ZBxifzGMVpI85n1Uh0K2XdexDc735HgtDbX4g_WS8Eg1oxnrKtbtw/s1600/DSKY++Apollo+001.jpg"><img border="0" data-original-height="906" data-original-width="981" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_A72ONIna88wEaUOUpntyHaBD6nD-gAXyJ0vfhRh-_jnXey3vvVDkVlL37pR2hQry3R9dhbzOBene6F2LXU27x8ZBxifzGMVpI85n1Uh0K2XdexDc735HgtDbX4g_WS8Eg1oxnrKtbtw/s1600/DSKY++Apollo+001.jpg" width="100%" /></a></div><br />
<i>Scott inizia ad usare il DSKY nel compartimento inferiore degli equipaggiamenti per compiere la prima parte delle operazioni previste nella giornata, che consiste nel determinare in quale direzione è orientata, rispetto alle stelle, la piattaforma stabile del sistema di guida inerziale. L’astronave, in sostanza, ruotava intorno a questa piattaforma. Quando la piattaforma era allineata con le stelle, il computer del veicolo spaziale disponeva di un punto fisso di riferimento per la navigazione.</i><br />
<br />
<i>Nel suo ruolo di navigatore, Scott deve effettuare con il sestante il rilevamento di due stelle e trasferire ciascun rilevamento nella memoria del calcolatore, premendo un pulsante di "marcatura" una volta in linea con la stella adatta. L'intero procedimento è controllato da un programma speciale immagazzinato nella memoria del calcolatore. Per avviare il processo, Scott inserisce le istruzioni nel calcolatore attraverso il DSKY per avviare il Programma 51, premendo il pulsante "Verb 37 Enter, 51 Enter".<br />
<br />
(Nel codice dei calcolatori, "Verb" significa un'azione da compiere. "37" è l'azione specifica: in questo caso, "Cambiare programma". "Enter" significa procedere con l'operazione. "51" è il programma desiderato: il sistema di rilevamento delle stelle).<br />
<br />
Sull'indicatore numerico elettroluminescente del DSKY appare a questo punto una serie di numeri e cifre, “V 50 N 24; 00015”, che tradotte significano: "Per favore, rilevare una stella". L'indicazione lampeggiante indica che è in attesa di una risposta dall'astronauta.<br />
<br />
Scott è pronto ad eseguire la risposta premendo il bottone "Pro" (Procedi) sul DSKY. Questo pone il calcolatore in fase preparatoria e quando risponde lampeggiando "V 51", che significa "Per favore marcare", Scott preme il pulsante di marcatura e il rilevamento della stella viene registrato.<br />
<br />
Il procedimento viene ripetuto successivamente con un'altra stella e il sistema di guida computerizzato in questo momento è in grado di prendere parte al "pezzo forte" della giornata: l'accensione del motore principale del Modulo di Comando, per sperimentare come si comporta unito al Modulo Lunare, sotto gli effetti dell'accelerazione.</i><br />
<br />
<i>A questo scopo, con una successione ben precisa, i controllori del volo a terra trasmettono via radio, per l'uso da parte del calcolatore, i dati relativi alla velocità e alla posizione del veicolo spaziale, alla durata dell'accensione del motore, e alla direzione in cui orientare la sua spinta. I controllori inviano poi gli stessi dati agli astronauti, che ancora una volta, laboriosamente, li ricopiano a scopo di controllo.</i><br />
<br />
<i>Mentre si avvicina il momento fissato per l'accensione del razzo, previsto per le 9 e 12 ora di New York, i tre dell'equipaggio sono occupati a verificare gli strumenti relativi alla manovra, a eseguire i controlli indicati da un elenco, a riporre gli oggetti suscettibili di rompersi durante l'improvvisa accelerazione, e per ultimo indossare le combinazioni spaziali protettive e gli elmetti.</i><br />
<br />
<i>Alle 8 e 35 uno dei tre astronauti trasmette l'ordine al DSKY "Verb 37 Enter, 40 Enter" dando inizio alla sequenza programmata che culmina nell'accensione automatica del motore, sotto la direzione del calcolatore.</i><br />
<br />
<i>[...] il resto della giornata per i tre astronauti di Apollo 9 viene occupato sostanzialmente da due ripetizioni di tutto quello che si era svolto fino all'accensione del motore principale, inframezzate da un altro pasto e da operazioni periodiche di riassetto della cabina dell'Apollo.</i><br />
<br />
<i>Alle 17 e 30 McDivitt, Scott e Schweickart si predispongono per la loro seconda notte nello spazio e per i tre giorni più faticosi che li attendono </i></blockquote>gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-83911248202145568692009-03-04T08:20:00.000+01:002022-04-09T16:53:04.476+02:001969/03/04: L'inizio del volo di McDivitt, Scott e Schweickart sui quotidiani italiani<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9SkOUtuzrSQD2RKuLVl6-r8bQ209WZH314_4ljYuX_Kf9lktyTQ_PVtL65eC5niKr05sk5qbXXC0cRnd8DwulyiuYFUTmrPNKQpylKkJiX4Px1ZTN2rXdOqEu2MDaBrBxMM-41dAj1d0/s1600/Apollo+9+3marzo+1969+Corriere+001.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9SkOUtuzrSQD2RKuLVl6-r8bQ209WZH314_4ljYuX_Kf9lktyTQ_PVtL65eC5niKr05sk5qbXXC0cRnd8DwulyiuYFUTmrPNKQpylKkJiX4Px1ZTN2rXdOqEu2MDaBrBxMM-41dAj1d0/s1600/Apollo+9+3marzo+1969+Corriere+001.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">La prima pagina de "Il Corriere della Sera" di martedì 4 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</span></div><br />
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<blockquote><h4><i>"Apollo 9" la più complessa e rischiosa impresa americana</i></h4><br />
<br />
NELLO SPAZIO TRE COSMONAUTI PER LA PROVA DEL BALZO SULLA LUNA<br />
<br />
<i>Perfetto il lancio da Capo Kennedy - Tre ore dopo, McDivitt, Scott e Schweickart hanno eseguito la manovra di distacco e riaggancio della loro capsula con il <<Lunar module>> fissato alla parte terminale del razzo vettore - Venerdì il veicolo destinato a scendere sul satellite si staccherà con due degli astronauti per effettuare la parte più difficile dell'esperimento: l'appuntamento in orbita</i><br />
<br />
(Nostro servizio particolare) Nuova York, 3 marzo. L'<i>Apollo 9</i> naviga trionfalmente nello spazio portandosi a rimorchio il <i>Lunar module</i>, il bizzarro veicolo a forma di ragno che è il vero protagonista dell'impresa iniziata alle undici di stamane (le cinque del pomeriggio in Italia) con un perfetto lancio da Capo Kennedy. Il <i>Lunar module</i> è il veicolo che in una futura missione, staccandosi dalla navicella-madre, porterà i primi astronauti americani sulla Luna. Finora non era mai stato collaudato in volo con un equipaggio a bordo. Il successo dell'esperimento spianerà la via alla discesa sulla superficie lunare entro pochi mesi. Un suo fallimento riporterebbe in alto mare il programma spaziale americano.<br />
<br />
E' sufficiente questa drammatica alternativa a spiegare la trepidazione e la tensione che hanno preceduto e accompagnato la missione affidata ai tre pionieri dell'<i>Apollo 9</i>: il comandante, colonnello dell'aeronautica James McDivitt, e i suoi compagni di avventura David Scott e Russell Schweickart, quest'ultimo uno specialista civile alla sua prima esperienza spaziale.<br />
<br />
<b>L'ultimo controllo</b><br />
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<i>Senza dubbio</i> - ha detto al centro di controllo di Houston il direttore del volo Christopher Kraft - <i>siamo alle prese con la più complessa missione del nostro programma, più difficile di quella che a Natale consentì all'</i>Apollo 8 <i>di circumnavigare la Luna</i>". Non solo complessa, si può aggiungere, ma estremamente rischiosa per l'equipaggio. Quando, fra quattro giorni, McDivitt e Schweickart saliranno a bordo del <i>Lunar module</i>, e si sganceranno dalla capsula <i>Apollo</i> allontanandosi per quasi duecento chilometri nello spazio, ci sarà da trattenere il respiro.<br />
<br />
Il veicolo lunare non è infatti attrezzato per il rientro a Terra. Se gli astronauti non riuscissero ad effettuare la prevista manovra di <i>rendez-vous</i>, ricongiungendosi alla navicella madre, non vi sarebbe più speranza per loro.<br />
<br />
Nonostante le incognite e il disappunto per il rinvio di tre giorni dal lancio, reso necessario dal raffreddore che la settimana scorsa colpì tutti e tre gli astronauti, gli scienziati e i tecnici della <i>NASA</i> sembrano animati da una ferma fiducia. Tutti si sforzavano di mostrarsi sereni, quando stamane all'alba è cominciato a Capo Kennedy la fase finale dei preparativi. McDivitt, Scott e Schweickart sono stati svegliati alle 5.45. Per un paio hanno dovuto sottoporsi alla consueta<i> routine</i>: ultimo controllo medico, veloce riesame dei problemi tecnici, la laboriosa vestizione con le tute spaziali. Non hanno rinunciato, naturalmente, a un abbondante <i>breakfast</i> a base di bistecche, uova, caffè e succo d'arancia; dopo tutto per i prossimi 10 giorni saranno costretti a nutrirsi di pillole e cibi disidratati.<br />
<br />
Verso le 8 gli astronauti sono entrati nella capsula, torreggiante in cima al <i>Saturno 5</i>, il mostruoso razzo vettore alto quanto un palazzo di 36 piani e pesante (con il carico) 3200 tonnellate. Il conteggio alla rovescia è proseguito senza il minimo intoppo, e alle 11 in punto il direttore della missione ha premuto il pulsante di lancio. Con un fragore assordante, e lasciandosi dietro una coda di fuoco lunga 200 metri, il razzo si è sollevato dalla rampa 39 di Capo Kennedy, dapprima con estrema lentezza, poi sempre più sicuro e veloce. I suoi motori gli imprimevano in quel momento una spinta di quasi 8 milioni di libbre, pari alla potenza combinata dei reattori da 500 aerei da combattimento.<br />
<br />
<b>Assoluta regolarità</b><br />
<br />
Dalle spiagge vicine al cosmodromo diecine di migliaia di persone osservavano la scena. Contrariamente a quanto è accaduto in altre occasioni non hanno potuto seguire per molto il volo del razzo, presto inghiottito dallo strato di nubi che oggi ricopre la Florida (mentre più a nord, fino a Nuova York e ai confini del Canada nevica).<br />
<br />
Ogni cosa si è svolta con assoluta regolarità. Dopo undici minuti i primi due stadi del razzo si erano staccati, e la capsula sospinta dal terzo stadio, cui si trovava ancora agganciata, è entrata in orbita. Nelle prime fasi del volo l'unico problema imprevisto era costituito da un'anomalia di funzionamento del calcolatore della navicella <i>Apollo</i> che ha cominciato a dare dati sbagliati sull'orbita raggiunta. Con telecomandi da Terra si è provveduto a registrare il complesso. La prima difficile manovra degli astronauti doveva venire più tardi, durante il secondo giro intorno alla Terra. Il piano di volo prevedeva che a questo punto gli astronauti sganciassero la capsula dal terzo stadio, per tornare quindi ad agganciarla dopo avere effettuato un dietro-front. Ciò doveva loro consentire di riaccostarsi di prua, per effettuare il congiungimento fra l'<i>Apollo 9</i> e il <i>Lunar module</i>, "immagazzinato" appunto nella sezione terminale del terzo stadio del razzo.<br />
<br />
A tre ore dall'inizio del volo la delicata manovra è avvenuta regolarmente mentre gli ordigni viaggiano alla velocità di 28 mila chilometri orari al di sopra della Terra. L'agganciamento è stato assicurato da apposite morse azionate da azoto sotto pressione. Da quel momento il terzo stadio del <i>Saturno 5</i> è stato distaccato definitivamente e per la prima volta la capsula <i>Apollo 9</i> insieme al razzo di servizio e al<i> Lunar module </i>volano nello spazio solidamente uniti.</blockquote><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5YsPHTdFbHwbFmlK5kWC3ExWFjCMof-qHQ9eOR6DM9j1IfUV1K_vxwegbG9JNCj-6QNDeQgpqqnHeVo8V-VnZodVzY6IlWzihIKN7YL697vepNK0Qp7065sOZTcBNv80_e_J3YUbLgO4/s1600/lancio+Apollo+9++La+Stampa.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="700" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5YsPHTdFbHwbFmlK5kWC3ExWFjCMof-qHQ9eOR6DM9j1IfUV1K_vxwegbG9JNCj-6QNDeQgpqqnHeVo8V-VnZodVzY6IlWzihIKN7YL697vepNK0Qp7065sOZTcBNv80_e_J3YUbLgO4/s1600/lancio+Apollo+9++La+Stampa.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">La prima pagina de "La Stampa" di martedì 4 marzo 1969 con la notizia del felice inizio della missione <i>Apollo 9</i> (dalla collezione personale di Gianluca Atti).</span></div>gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-16559861171244418222009-03-03T23:11:00.000+01:002022-04-09T16:53:25.225+02:001969/03/03: Riaccensione e allontanamento dello stadio S-IVBCome unica missione del programma Apollo a usare un vettore Saturn V pur restando in orbita intorno alla Terra,* Apollo 9 ha un’occasione unica per effettuare una ripresa altrimenti impossibile: quella della riaccensione del terzo stadio, l’S-IVB, al termine del suo utilizzo. Lo stadio viene collocato così in orbita intorno al Sole. Questa operazione viene svolta 6 ore e 11 minuti dopo la partenza, alle 22:11 GMT del 3 marzo 1969.<br />
<br />
Nel video seguente, che è stato elaborato digitalmente per stabilizzarlo, vengono mostrate dapprima tre fotografie insieme a una porzione delle riprese su pellicola cinematografica 16 mm; poi viene mostrata l’intera ripresa su 16 mm.<br />
<br />
<div align="center">
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/dSzsTVkJLAk" width="560"></iframe></div>
<br />
<br />
<div style="margin-left: 40px;">
<small>* Anche il Saturn V che verrà usato per collocare in orbita terrestre la stazione spaziale Skylab nel 1973 non andrà verso la Luna, ma non farà parte del programma Apollo e non trasporterà un equipaggio.</small></div>
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Queste sono le fotografie Hasselblad della manovra, tratte dal caricatore 19/A: <br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPQRKabOsS6iizr-rCKE6F6mTQ2pEutIrzohGb0HrLvgRflwv7u7HagAiU2ddSleNbQU16o2yPPX9IiMFvOzz_7G3WrTEhFVzCzncGC5EHSB70ZJsBN_4RB7dLMpoVBQv7j39L44fzWOF1/s1600/21724901729_63e1dae374_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPQRKabOsS6iizr-rCKE6F6mTQ2pEutIrzohGb0HrLvgRflwv7u7HagAiU2ddSleNbQU16o2yPPX9IiMFvOzz_7G3WrTEhFVzCzncGC5EHSB70ZJsBN_4RB7dLMpoVBQv7j39L44fzWOF1/s1600/21724901729_63e1dae374_k.jpg" width="100%" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">AS09-19-2949</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT4F9pfzzd_OhNOttWNayGqh4WmZ6AVFbs5lDa3cR4G4bwMzuLElvkhRVOwfv7G4FPRi75ThroM0Guc-s8Tn_wPb6-L92BkudPwq3KuI0o2uHeH9EckuUmIUsHaWFjDL8YJKyIN1QQxi3g/s1600/21289042364_6fbf4f19e4_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT4F9pfzzd_OhNOttWNayGqh4WmZ6AVFbs5lDa3cR4G4bwMzuLElvkhRVOwfv7G4FPRi75ThroM0Guc-s8Tn_wPb6-L92BkudPwq3KuI0o2uHeH9EckuUmIUsHaWFjDL8YJKyIN1QQxi3g/s1600/21289042364_6fbf4f19e4_k.jpg" width="100%" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">AS09-19-2950</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYBnwvivWWy6LcC3Jn4qeP7Ie9KjEGDVMzxD2uWWX5CZxWfd89N34C1z8fGegsLL5IvrGEOBeD8W9JMjteCRz7FkZzHoG7PutEAPj3z2CrTFJ3CYDXGfeSc1eBN9U6cC-2vNdpg7-peyUp/s1600/21911775695_b32257ef52_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYBnwvivWWy6LcC3Jn4qeP7Ie9KjEGDVMzxD2uWWX5CZxWfd89N34C1z8fGegsLL5IvrGEOBeD8W9JMjteCRz7FkZzHoG7PutEAPj3z2CrTFJ3CYDXGfeSc1eBN9U6cC-2vNdpg7-peyUp/s1600/21911775695_b32257ef52_k.jpg" width="100%" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">AS09-19-2951</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSo1iPpJtLJ6LPXdQFFVVbro2qQpMBdrRnKMFzLXns6bklj9bb7OOfivun83yA_FwVb6n82IMpef6nR1UpnQfYGeJUpRZenqoi58g0TI-MqDFev4v_nYn9aWLQOsY44iskeIfFzW7Axw9R/s1600/21723935428_9c594582c4_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSo1iPpJtLJ6LPXdQFFVVbro2qQpMBdrRnKMFzLXns6bklj9bb7OOfivun83yA_FwVb6n82IMpef6nR1UpnQfYGeJUpRZenqoi58g0TI-MqDFev4v_nYn9aWLQOsY44iskeIfFzW7Axw9R/s1600/21723935428_9c594582c4_k.jpg" width="100%" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">AS09-19-2952</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaJVGGaRXKPsEMk8b9mqEmd6ixbOTmqGiwQ0ffbO2jqx6SPujETQMVT-uiv7KwnZBMrziW3VlqI-R2bqPArPg4WPgx6z85irigenC36dnnYe5HEIBCjsQkS0NpfzA9N1bFqottHXpOzyQ9/s1600/21885622556_69d5ab05c0_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaJVGGaRXKPsEMk8b9mqEmd6ixbOTmqGiwQ0ffbO2jqx6SPujETQMVT-uiv7KwnZBMrziW3VlqI-R2bqPArPg4WPgx6z85irigenC36dnnYe5HEIBCjsQkS0NpfzA9N1bFqottHXpOzyQ9/s1600/21885622556_69d5ab05c0_k.jpg" width="100%" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">AS09-19-2953</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8OnD2e5hCEzb53cQzwaMIAyqY3JIu8WQKBpiQ6TFysNFswG7MTduejLg-ATDLcb_v7kvDmcV6erqxGOAraoViPCCamGvQcBdE6VBOHMXvEwJo-e2IMXaz7R8pme5sTKof2MMW6MNzYTIf/s1600/21921475951_c0c16cd72d_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8OnD2e5hCEzb53cQzwaMIAyqY3JIu8WQKBpiQ6TFysNFswG7MTduejLg-ATDLcb_v7kvDmcV6erqxGOAraoViPCCamGvQcBdE6VBOHMXvEwJo-e2IMXaz7R8pme5sTKof2MMW6MNzYTIf/s1600/21921475951_c0c16cd72d_k.jpg" width="100%" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">AS09-19-2954</td></tr>
</tbody></table>
Paolo Attivissimohttp://www.blogger.com/profile/05965279744918433895noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-63203546872696061982009-03-03T19:41:00.000+01:002022-04-09T16:53:43.979+02:001969/03/03 13:41 FL, 19:41 IT: La prima difficile manovraA circa tre ore dal distacco dalla piattaforma di lancio, ha inizio la prima difficile e inedita operazione della missione di McDivitt, Schweickart e Scott. Alla fantastica velocità di 28.000 km all'ora al di sopra della superficie terrestre, il Modulo di Comando (<i>CM</i>), a cui è collegato il Modulo di Servizio (<i>SM</i>), si separa dal terzo stadio del<i> Saturn V</i>, l'<i>S-IVB</i>. E' David Scott ad effettuare la delicata manovra. Il pilota del Modulo di Comando con estrema delicatezza aziona i piccoli razzi installati all'esterno della navicella <i>Apollo</i> in modo da farle compiere una rotazione di 180 gradi e, riavvicinandosi al terzo stadio del <i>Saturn V,</i> effettua il congiungimento "muso a muso" con il Modulo Lunare "<i>Spider</i>".<br />
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Non appena viene segnalata la chiusura salda tra i due veicoli ed è stato controllato il perfetto allineamento tra i due oggetti celesti, Scott apre una valvola che consente all'ossigeno presente nella cabina di comando di arrivare fino all'interno del Modulo Lunare, dopodiché, strisciando lungo il breve tunnel di trasferimento, collega due prolunghe elettriche del LEM "<i>Spider</i>" a due speciali prese del Modulo di Comando "<i>Gumdrop</i>" per fornire energia elettrica al "ragno lunare". Compiuta con successo questa prima importante operazione, il comandante James McDivitt può annunciare al Centro di Controllo con soddisfazione: "<i>Ok, Houston, tutto è andato alla perfezione!</i>".<br />
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A questo punto i due veicoli, ormai saldamente congiunti, si distaccano definitivamente dal terzo stadio del <i>Saturn V</i>, che grazie a due accensioni comandate da Terra viene allontanato definitivamente verso un'orbita solare. Per la prima volta Modulo di Comando, Modulo di Servizio e Modulo Lunare volano come un unico complesso spaziale, formando il più formidabile veicolo cosmico nella ancora giovane storia dell'astronautica.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTQMcupWyzcoOH6lka5R7twLE6xLBQcDwk3rhLJb4r7LlBlUvoTfs4k5brwZBKekbIzEvFyYemFdA3Sa7iPmB244C2hF6AQ2eyOPRRFI0PBgcwMnEYIBUhMcpJSm_YnyRBIpzWaYHPowQ/s1600/separazione+m.comando+lem+1+001.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1358" data-original-width="918" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTQMcupWyzcoOH6lka5R7twLE6xLBQcDwk3rhLJb4r7LlBlUvoTfs4k5brwZBKekbIzEvFyYemFdA3Sa7iPmB244C2hF6AQ2eyOPRRFI0PBgcwMnEYIBUhMcpJSm_YnyRBIpzWaYHPowQ/s1600/separazione+m.comando+lem+1+001.jpg" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Illustrazioni tratte dal libro "Navi Spaziali" di Kenneth Gatland, pubblicato nel 1969 (Editrice S.A.I.E.).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSc9aTQfS-bNIV0lTh0ReELA0mhBBH68pT4LsEYLkziCC7XEo7RcRVn3UVHvudoaqpFs9_F-h1AMpHHmcImW4uk216OaYfYQUwZzk3dyDyCFb7civY8MovVrvVmRWQI9O6Rq2CRD_GgPI/s1600/AS09-19-2925.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSc9aTQfS-bNIV0lTh0ReELA0mhBBH68pT4LsEYLkziCC7XEo7RcRVn3UVHvudoaqpFs9_F-h1AMpHHmcImW4uk216OaYfYQUwZzk3dyDyCFb7civY8MovVrvVmRWQI9O6Rq2CRD_GgPI/s1600/AS09-19-2925.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Foto AS09-192925, scansione di Ed Hengeveld.</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEija657-2KjvsM8uAsJ94Uvj9bW9RnsDJSRDyXpiFmsyujQ5BKRSyq9f0qlGCwfgxMso0bq6NFLHGI4_Iy7_rnLXVLsDDTnP8mZSsC4Ipti7bdm2j8kphQNSgW33EsMsbExEVEsZ8CJBYo/s1600/AS09-19-2919.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEija657-2KjvsM8uAsJ94Uvj9bW9RnsDJSRDyXpiFmsyujQ5BKRSyq9f0qlGCwfgxMso0bq6NFLHGI4_Iy7_rnLXVLsDDTnP8mZSsC4Ipti7bdm2j8kphQNSgW33EsMsbExEVEsZ8CJBYo/s1600/AS09-19-2919.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Il Modulo Lunare "Spider", ancora all'interno del terzo stadio del Saturn V, fotografato dagli astronauti a bordo del Modulo di Comando in fase di avvicinamento (foto AS09-19-2919, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRzAz5YHQeaGWg-fxEfdvQs7HipxFGazCWbfqTn8jtTfdMBLTrRz-8uLQocbXsTPn7lBdW2OPmeMi-9l-h1Vj3jFGxuwY54MpirR0AgPFZ6ZD_TKrLCHzK4cDyLZEpeOS7stsU7GCRKm8/s1600/separazione+m.comando+lem+2+001.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1349" data-original-width="898" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRzAz5YHQeaGWg-fxEfdvQs7HipxFGazCWbfqTn8jtTfdMBLTrRz-8uLQocbXsTPn7lBdW2OPmeMi-9l-h1Vj3jFGxuwY54MpirR0AgPFZ6ZD_TKrLCHzK4cDyLZEpeOS7stsU7GCRKm8/s1600/separazione+m.comando+lem+2+001.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Illustrazioni tratte del libro "Navi Spaziali" di Kenneth Gatland, pubblicato nel 1969 (Editrice S.A.I.E.).</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBlhBLyZB4jtlpWQjJfZu-eZjKBYIpfPhXuBfVqy7LHjhE3165Qe01b3eNM86d9oCXeG23qQ7Nm71Hyl_efD-bP2Dmapv188JF8V7op1xUGVfrsNx_C-ApuXd8rQlEyYlQ0YS1Z0-63yc/s1600/AS09-19-2941.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBlhBLyZB4jtlpWQjJfZu-eZjKBYIpfPhXuBfVqy7LHjhE3165Qe01b3eNM86d9oCXeG23qQ7Nm71Hyl_efD-bP2Dmapv188JF8V7op1xUGVfrsNx_C-ApuXd8rQlEyYlQ0YS1Z0-63yc/s1600/AS09-19-2941.jpg" width="100%" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Foto AS09-19-2941, scansione di Ed Hengeveld.</span></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7cuSPOziSb9wDPfQ7_XSE19w2wWAMDCHDcc3QLvs8q22B-B_15O8F0Mebd-B0y7dSfrJwJywDe7PQ768n-g68JDz_SgB1Mue50CZ-NbG0Q-Tg1UzhI9XWwNwsOXrE7SHYL9wKXcwej00/s1600/AS09-19-2948.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="904" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7cuSPOziSb9wDPfQ7_XSE19w2wWAMDCHDcc3QLvs8q22B-B_15O8F0Mebd-B0y7dSfrJwJywDe7PQ768n-g68JDz_SgB1Mue50CZ-NbG0Q-Tg1UzhI9XWwNwsOXrE7SHYL9wKXcwej00/s1600/AS09-19-2948.jpg" width="100%" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: small;">Il terzo stadio del Saturn V, l'S-IVB, sempre più lontano dall'inedito complesso spaziale formato dal Modulo di Comando e Servizio e dal Modulo Lunare (Foto AS09-19-2948, scansione di Ed Hengeveld).</span></div><br />
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Al termine della loro prima giornata nello spazio, i tre astronauti di <i>Apollo 9 </i>possono concedersi un più che meritato riposo; il programma da affrontare nei prossimi nove giorni di missione è assai impegnativo.gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-70209500652468759822009-03-03T17:00:00.001+01:002022-04-09T16:54:20.577+02:001969/03/03: Ore 11:00 in Florida, le 17:00 in Italia... Liftoff!!!Sono le 11:00 del mattino ora della costa orientale degli Stati Uniti, le 17:00 in punto del pomeriggio in Italia, quando dagli altoparlanti del Centro Spaziale Kennedy risuona, al termine di un lungo conto alla rovescia protrattosi per parecchi giorni, la parola "zero". E' a questo punto che il gigantesco <i>Saturn V</i>, il razzo più alto e più potente mai costruito dall'uomo, con il prezioso carico a bordo costituito da un equipaggio e da un incredibile materiale tecnico, si innalza lentamente ma deciso verso il cielo nuvoloso della Florida, mentre i cinque motori del primo stadio provocano una immensa nuvola di fumo e vapore ed una lunga coda di fiamme arancione lunga più di duecento metri.<br />
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Purtroppo, contrariamente alla scorsa occasione durante lo storico lancio di <i>Apollo 8</i> in dicembre, le migliaia di spettatori ammassati lungo le spiagge che costeggiano lo spazioporto più grande e più famoso del mondo ed anche coloro presenti nella tribuna VIP allestita al Kennedy Space Center non possono seguire per molto tempo l'ascesa nel cielo del <i>Saturn V</i>. Il gigantesco razzo che reca a bordo della capsula <i>Apollo</i> il comandante James McDivitt, il pilota del Modulo di Comando David Scott e il pilota del Modulo Lunare Russell Schweickart, è presto inghiottito da un denso strato di nubi che ricopre la Florida.<br />
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Ogni operazione durante l'ascesa si svolge comunque perfettamente secondo il programma. I primi due stadi, l' <i>S-IC</i> e l' <i>S-II</i>, dopo aver funzionato rispettivamente per 2 minuti e quarantadue secondi (<i>S-IC</i>) e 8 minuti e cinquantasei secondi (<i>S-II</i>) si distaccano, ricadendo in mare. Alle 11:11 ora della Florida, le 17:11 italiane, grazie alla spinta finale del terzo ed ultimo stadio del <i>Saturn</i>, l' <i>S-IVB</i>, le tre sezioni rimaste dell'originale gigantesco veicolo spaziale, ossia il Modulo di Comando (<i>CM</i>, quello di Servizio (<i>SM</i>) e il Modulo Lunare (<i>LM</i>),<i> </i>entrano con successo in orbita intorno alla Terra, ad una quota di 191 km come apogeo e 189 km come perigeo.<br />
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I tre astronauti, che fino a quel momento si erano sentiti comprimere come da una mano invisibile ma poderosa contro i loro sedili dall'accelerazione crescente, perdono improvvisamente il loro peso, ora sono in caduta libera. James McDivitt, David Scott e Russell Schweickart, i tre uomini protagonisti della diciannovesima missione con equipaggio della <i>NASA</i> nello spazio, possono finalmente togliersi le voluminose e ingombranti tute e muoversi con più comodità e leggerezza in quella che sarà la loro "casa spaziale" per dieci giorni.<br />
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La prossima operazione che sarà richiesta ai tre dell'<i>Apollo 9 </i>è prevista a circa tre ore dal distacco dalla rampa di lancio 39-A, durante la seconda orbita intorno alla Terra.<br />
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Sarà la prima delicata e difficile manovra della missione e consisterà nello sgancio del Modulo di Comando e Servizio (<i>CSM</i>) dal terzo stadio (<i>S-IVB</i>), la successiva rotazione di 180 gradi del veicolo, quindi con questo assetto di volo riaccostarsi all' <i>S-IVB</i>, e congiungersi con il Modulo Lunare (<i>LM</i>) estraendolo dal contenitore posto al di sopra del terzo stadio, il tutto alla straordinaria velocità di 28.000 chilometri l'ora.<br />
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<span style="font-size: x-small;">Ore 11:00 a Cape Kennedy, le 17:00 in Italia, dalla rampa 39-A ha inizio una nuova fantastica avventura spaziale americana, indispensabile per un prossimo sbarco umano sulla Luna (foto ap9-KSC-69PC-89, scansione di; J.L. Pickering).</span></div>
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<span style="font-size: x-small;">Foto ap9-APOLLO9-LAUNCH2-NOID, scansione di J.L. Pickering.</span></div>
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Foto AP9-S69-25864; scansione di J.L. Pickering.</span></div>
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Foto AP9-S69-25863.</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjZkKQFtMoeK97qTzcGYJLb0TKJ1FaCoGmSG6JE2Vq9JPc2iq7YZYCHVu87aXvijqbpXbPTQN7JefCl1NWCmkZ8OIp8cxctsjA1_GipVKg1VJ-MQWzjlcgd5jdLli38XDcdbdqB1oMNvg/s1600/281_S69-25861_orig+%25282%2529.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="1081" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjZkKQFtMoeK97qTzcGYJLb0TKJ1FaCoGmSG6JE2Vq9JPc2iq7YZYCHVu87aXvijqbpXbPTQN7JefCl1NWCmkZ8OIp8cxctsjA1_GipVKg1VJ-MQWzjlcgd5jdLli38XDcdbdqB1oMNvg/s1600/281_S69-25861_orig+%25282%2529.jpg" width="100%" /></a>gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5219193786475142798.post-17417633644537873252009-03-03T17:00:00.000+01:002022-04-09T16:53:59.293+02:001969/03/03 17:00 IT: La diretta TV del lancio dalla CBS e nella ripresa tecnica su pellicola<div align="center"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/oLYHQy4RVqY" width="560"></iframe></div><br />
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<div align="center"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/pGJ_N9SfiXI" width="560"></iframe></div><br />
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gianluca attihttp://www.blogger.com/profile/09358340757311383824noreply@blogger.com