2009/02/14

1969/02/14: Apollo 9 supera il test del conto alla rovescia

Mancano due settimane alla data prevista per il decollo di Apollo 9 e i preparativi per il lancio si svolgono a pieno regime. La missione sarà la prima a collaudare il Modulo Lunare (Lunar Module o LM), componente indispensabile per l’allunaggio, mettendovi a bordo un equipaggio.

La partenza della missione, che si svolgerà interamente in orbita intorno alla Terra, è prevista per il 28 febbraio 1969. L’equipaggio primario, composto da McDivitt, Scott e Schweickart, si sta addestrando nei simulatori per collaudare tutti i componenti principali delle missioni che scenderanno sulla Luna.

È previsto che McDivitt e Schweickart entrino nel LM, che hanno battezzato Spider, si sgancino da Scott, che rimane nel Modulo di Comando (Command Module o CM), denominato Gumdrop,e pilotino il LM fino a portarlo a circa 160 km di distanza dal CM, collaudando i sistemi dei suoi due stadi, quello di discesa e quello di risalita, prima di effettuare un rendez-vous con il CM per riunirsi a
Scott.

È inoltre previsto che Schweickart e Scott effettuino la prima attività extraveicolare del programma Apollo, l’unica pianificata prima di quella sulla superficie della Luna. Questa prima “passeggiata spaziale” servirà per collaudare l’affidabilità della tuta spaziale Apollo A-7L e del suo Pzaino di sopravvivenza (Portable Life Support System o PLSS). Schweickart dovrà uscire dal LM attraverso il suo portello laterale e poi usare le apposite maniglie per trasferirsi verso Scott, che lo attenderà presso il portello aperto del CM. Questa manovra servirà per dimostrare la fattibilità di un trasbordo esterno di emergenza in caso di problemi con il tunnel interno di comunicazione fra LM e CM. Schweickart dovrà poi tornare al LM. L’equipaggio ha descritto la missione ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa presso il Manned Spacecraft Center (MSC) [oggi (2019) ribattezzato Johnson Space Center] l’8 febbraio.

A sinistra e da sinistra: McDivitt, Scott e Schweickart, i tre membri dell’equipaggio primario di Apollo 9, posano davanti al simulatore del modulo di comando presso il Kennedy Space Center. Al centro: un tecnico indossa e dimostra la tuta Apollo A-7L e lo zaino PLSS che verranno collaudati durante Apollo 9. A destra: Schweickart (più lontano) e McDivitt (più vicino) nel simulatore del Modulo Lunare al KSC.


I massimi dirigenti della NASA si sono incontrati al Kennedy Space Center (KSC) in Florida il 6 febbraio per svolgere il riesame dell’approntamento al volo (Flight Readiness Review o FRR) di Apollo 9, prendendo in considerazione tutti gli aspetti della missione e concludendo che tutto era pronto per il volo.

A sinistra: i dirigenti della NASA (da sinistra) George Mueller, Samuel Phillips, Kurt Debus, Robert Gilruth e Wernher von Braun. A destra: la sala di lancio (Firing Room) della Rampa 39 durante il conto alla rovescia dimostrativo (CDDT) di Apollo 9.


Il 12 febbraio è stato completato con successo il conto alla rovescia dimostrativo (Countdown Demonstration Test o CDDT) di Apollo 9 presso il KSC. La prima fase, denominata “bagnata” (wet) perché comporta il caricamento del propellente nei tre stadi del razzo, ha simulato l’intero conto alla rovescia fino a 8.9 secondi dal decollo, ossia l’istante nel quale si accenderebbero i cinque motori F-1 del primo stadio. Per sicurezza, l’equipaggio non era a bordo.

Terminata questa fase, il propellente è stato scaricato dal razzo e il conto alla rovescia è ripartito da capo per la fase “asciutta” (dry) della dimostrazione, collocando a bordo gli astronauti come per il lancio vero e proprio ma fermandosi, ancora una volta, all’istante in cui si accenderebbero i motori del primo stadio.

Nella dimostrazione sono stati coinvolti anche il Mission Control Center presso l’MSC e il Manned Space Flight Network, una serie di stazioni di tracciamento sparse per il mondo e usate per monitorare tutte le fasi della missione vera e propria.

Il CDDT è l’ultimo grande collaudo prima del conto alla rovescia effettivo, che inizierà il 26 febbraio.

I preparativi per Apollo 9 si sono sovrapposti a quelli di Apollo 7 e Apollo 8, a ottobre e dicembre del 1968, e a quelli per le successive missioni Apollo 10 e Apollo 11. Se tutto andrà secondo i piani, Apollo 10 collauderà il CSM e il LM in orbita lunare a maggio del 1969 e Apollo 11 effettuerà il primo tentativo di allunare a luglio.

Il 6 febbraio, Apollo 10 è stata trasferita dal Manned Spacecraft Operations Building (MSOB) al Vehicle Assembly Building (VAB) per accoppiarla al razzo Saturn V. Nello stesso giorno è arrivato al KSC il secondo stadio del Saturn V assegnato ad Apollo 11; il primo stadio arriverà il 20 febbraio e i tecnici del VAB inizieranno ad assemblare i due stadi il giorno successivo; intanto oggi, 14 febbraio, i tecnici hanno accoppiato i due stadi del Modulo Lunare di Apollo 11 presso il MSOB, in preparazione per il collaudo nella camera di simulazione delle condizioni ad alta quota.

A sinistra: Tecnici nel VAB abbassano il veicolo spaziale Apollo 10 sul terzo stadio del razzo Saturn V. A destra: I tecnici sollevano il primo stadio del Saturn V di Apollo 11 dalla posizione orizzontale a quella verticale per iniziare l’assemblaggio dei vari stadi.


Fonte: 50 Years Ago: Apollo 9 Passes Countdown Test (NASA.gov).