Non appena viene segnalata la chiusura salda tra i due veicoli ed è stato controllato il perfetto allineamento tra i due oggetti celesti, Scott apre una valvola che consente all'ossigeno presente nella cabina di comando di arrivare fino all'interno del Modulo Lunare, dopodiché, strisciando lungo il breve tunnel di trasferimento, collega due prolunghe elettriche del LEM "Spider" a due speciali prese del Modulo di Comando "Gumdrop" per fornire energia elettrica al "ragno lunare". Compiuta con successo questa prima importante operazione, il comandante James McDivitt può annunciare al Centro di Controllo con soddisfazione: "Ok, Houston, tutto è andato alla perfezione!".
A questo punto i due veicoli, ormai saldamente congiunti, si distaccano definitivamente dal terzo stadio del Saturn V, che grazie a due accensioni comandate da Terra viene allontanato definitivamente verso un'orbita solare. Per la prima volta Modulo di Comando, Modulo di Servizio e Modulo Lunare volano come un unico complesso spaziale, formando il più formidabile veicolo cosmico nella ancora giovane storia dell'astronautica.
Illustrazioni tratte dal libro "Navi Spaziali" di Kenneth Gatland, pubblicato nel 1969 (Editrice S.A.I.E.).
Foto AS09-192925, scansione di Ed Hengeveld.
Il Modulo Lunare "Spider", ancora all'interno del terzo stadio del Saturn V, fotografato dagli astronauti a bordo del Modulo di Comando in fase di avvicinamento (foto AS09-19-2919, scansione di Ed Hengeveld).
Illustrazioni tratte del libro "Navi Spaziali" di Kenneth Gatland, pubblicato nel 1969 (Editrice S.A.I.E.).
Foto AS09-19-2941, scansione di Ed Hengeveld.
Il terzo stadio del Saturn V, l'S-IVB, sempre più lontano dall'inedito complesso spaziale formato dal Modulo di Comando e Servizio e dal Modulo Lunare (Foto AS09-19-2948, scansione di Ed Hengeveld).
Al termine della loro prima giornata nello spazio, i tre astronauti di Apollo 9 possono concedersi un più che meritato riposo; il programma da affrontare nei prossimi nove giorni di missione è assai impegnativo.