2009/03/05

1969/03/05: Il regolare volo dell'Apollo sulla stampa italiana

Il resoconto della seconda giornata in orbita dell'equipaggio di Apollo 9 nell'edizione de "La Stampa" di mercoledì 5 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti)

La seconda giornata della "prova generale" per la Luna

L'Apollo manovra nello spazio
accende i motori, cambia orbita

I tre astronauti hanno dormito nove ore, poi sono stati svegliati dalla base - Il sonno disturbato da misteriose trasmissioni radio; uno dei piloti, Scott, pensava fossero cinesi, i tecnici della NASA negano - Compiute tre successive modifiche di rotta, raggiunta la distanza massima di quasi 500 km da terra - Da domani a venerdì, le imprese più impegnative: passeggiata nel vuoto, distacco e riaggancio del modulo lunare con la nave-madre

(Dal nostro corrispondente) Washington, 4 marzo. Thomas Paine, amministratore, cioè capo dell'amministrazione spaziale americana, Nasa, ha detto oggi, in una conferenza stampa sul volo dell' "Apollo", che nella corsa alla Luna, gli Stati Uniti sono ormai in deciso vantaggio sui sovietici. E' la prima volta che gli americani sono così espliciti in proposito: "E' come una partita di football - ha detto: - noi siamo a venti yards dal traguardo e loro a cinquanta".

Nella seconda giornata di volo dell' "Apollo 9" non c'è stato molto da registrare. I tre astronauti James McDivitt, David Scott e Russell Schweickart, sono in condizioni perfette di salute (la partenza era stata rimandata da venerdì a lunedì perché tutti e tre si erano presi il raffreddore) e hanno compiuto tutte le manovre che erano state loro assegnate. Durante la notte, avevano dormito per nove ore, insieme, senza che nessuno restasse di guardia. E' la prima volta che un fatto del genere accade nella storia dell'astronautica e dimostra da solo la perfezione raggiunta dai dispositivi meccanici. Il loro sonno era stato turbato tuttavia, per quattro volte, da misteriose trasmissioni radio che, secondo David Scott, sembravano cinesi. I tecnici della Nasa hanno invece risposto che si trattava molto probabilmente dei richiami di una torre di controllo aereo della Marina americana. "Non sono un esperto in materia", ha replicato Scott, "ma mi sembra molto strano".

I tre piloti dell' "Apollo", erano stati svegliati dai controllori del Centro spaziale di Houston. Uno di essi, Ron Evans, che è anch'egli un astronauta, ha inviato a quelli dell' "Apollo" il seguente messaggio: "Penso che sia ora che vi svegliate".

Dopo la sveglia, gli astronauti hanno fatto la prima colazione a base di bacon canadese, succo di mela, fiocchi d'avena. Poi sono cominciate le manovre mentre l' "Apollo 9" continuava il suo viaggio nello spazio; la navicella è sempre rimasta attaccata per la parte prodiera al "modulo lunare" la scialuppa detta "Lem" che dovrà sbarcare sulla Luna forse già nel giugno o luglio prossimo, e poi ricongiungersi in orbita con la nave-madre che l'attenderà nello spazio circumlunare.

Oggi per ben tre volte, alle 15,11; alle 18 e alle 21,28 (sempre ora italiana) sono stati accesi i motori e cambiato la rotta: alla fine l' "Apollo" è stato inserito in un'orbita avente un'apogeo di 498 chilometri (massima distanza dalla Terra) e un perigeo di 201. Le manovre sono state eseguite dal colonnello David Scott, pilota della cabina-madre che le ha definite "relativamente facili".

Il centro spaziale di Houston ha commentato che le modifiche di rotta sono state compiute in eccellenti condizioni di "stabilità" ed ha aggiunto che il modulo lunare rimane solidamente agganciato alla cabina. Le complesse manovre hanno così dimostrato che il complesso cabina-modulo lunare è in grado di resistere a tutte le scosse e a tutti gli impulsi. E' anche dimostrato che diminuendo il peso del veicolo col consumo del carburante, l'equipaggio della nave spaziale può migliorare la manovrabilità della cabina di comando.

E' stato precisato infatti che la prima accensione dei motori avvenuta stamani è durata un minuto e 51 secondi. Durante tale periodo i motori hanno consumato oltre 3000 chilogrammi di carburante diminuendo in tal modo il peso totale della cabina. Gli esperimenti odierni, oltre a determinare la stabilità del complesso con i motori accesi, erano anche intesi a ridurre il peso della nave spaziale in preparazione dell'esperimento di venerdì quando verrà collaudato il modulo lunare. Questo ultimo, pilotato da McDivitt e Schweickart, si distaccherà dalla cabina madre, si allontanerà da essa di circa 170 chilometri e quindi tornerà indietro.

Durante le accensioni dei motori eseguite oggi la cabina è stata fatta oscillare leggermente per stabilire la eventuale entità di vibrazioni allo scopo di collaudare l'efficacia del congegno che tiene agganciato il modulo lunare alla cabina. Allo stesso modo sono stati collaudati altri congegni automatici destinati a ridurre eventuali vibrazioni.

Le manovre odierne, ripetiamo, sono andate bene. E' stato dimostrato che nello spazio la solidità dell' "Apollo" e la sua capacità di muoversi e di esser pilotato non erano diminuite per il fatto di procedere attaccato al "modulo". I tre astronauti avevano comunque ricevuto l'ordine di indossare, durante le accensioni dei motori, la tuta spaziale.

(Nicola Caracciolo)



La missione di Apollo 9 in risalto sulla prima pagina de "La Gazzetta di Modena" del 5 marzo 1969 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).