2009/03/03

1969/03/03: Ore 11:00 in Florida, le 17:00 in Italia... Liftoff!!!

Sono le 11:00 del mattino ora della costa orientale degli Stati Uniti, le 17:00 in punto del pomeriggio in Italia, quando dagli altoparlanti del Centro Spaziale Kennedy risuona, al termine di un lungo conto alla rovescia protrattosi per parecchi giorni, la parola "zero". E' a questo punto che il gigantesco Saturn V, il razzo più alto e più potente mai costruito dall'uomo, con il prezioso carico a bordo costituito da un equipaggio e da un incredibile materiale tecnico, si innalza lentamente ma deciso verso il cielo nuvoloso della Florida, mentre i cinque motori del primo stadio provocano una immensa nuvola di fumo e vapore ed una lunga coda di fiamme arancione lunga più di duecento metri.

Purtroppo, contrariamente alla scorsa occasione durante lo storico lancio di Apollo 8 in dicembre, le migliaia di spettatori ammassati lungo le spiagge che costeggiano lo spazioporto più grande e più famoso del mondo ed anche coloro presenti nella tribuna VIP allestita al Kennedy Space Center non possono seguire per molto tempo l'ascesa nel cielo del Saturn V. Il gigantesco razzo che reca a bordo della capsula Apollo il comandante James McDivitt, il pilota del Modulo di Comando David Scott e il pilota del Modulo Lunare Russell Schweickart, è presto inghiottito da un denso strato di nubi che ricopre la Florida.

Ogni operazione durante l'ascesa si svolge comunque perfettamente secondo il programma. I primi due stadi, l' S-IC e l' S-II, dopo aver funzionato rispettivamente per 2 minuti e quarantadue secondi (S-IC) e 8 minuti e cinquantasei secondi (S-II) si distaccano, ricadendo in mare. Alle 11:11 ora della Florida, le 17:11 italiane, grazie alla spinta finale del terzo ed ultimo stadio del Saturn, l' S-IVB, le tre sezioni rimaste dell'originale gigantesco veicolo spaziale, ossia il Modulo di Comando (CM, quello di Servizio (SM) e il Modulo Lunare (LM), entrano con successo in orbita intorno alla Terra, ad una quota di 191 km come apogeo e 189 km come perigeo.

I tre astronauti, che fino a quel momento si erano sentiti comprimere come da una mano invisibile ma poderosa contro i loro sedili dall'accelerazione crescente, perdono improvvisamente il loro peso, ora sono in caduta libera. James McDivitt, David Scott e Russell Schweickart, i tre uomini protagonisti della diciannovesima missione con equipaggio della NASA nello spazio, possono finalmente togliersi le voluminose e ingombranti tute e muoversi con più comodità e leggerezza in quella che sarà la loro "casa spaziale" per dieci giorni.

La prossima operazione che sarà richiesta ai tre dell'Apollo 9 è prevista a circa tre ore dal distacco dalla rampa di lancio 39-A, durante la seconda orbita intorno alla Terra.

Sarà la prima delicata e difficile manovra della missione e consisterà nello sgancio del Modulo di Comando e Servizio (CSM) dal terzo stadio (S-IVB), la successiva rotazione di 180 gradi del veicolo, quindi con questo assetto di volo riaccostarsi all' S-IVB, e congiungersi con il Modulo Lunare (LM) estraendolo dal contenitore posto al di sopra del terzo stadio, il tutto alla straordinaria velocità di 28.000 chilometri l'ora.


Ore 11:00 a Cape Kennedy, le 17:00 in Italia, dalla rampa 39-A ha inizio una nuova fantastica avventura spaziale americana, indispensabile per un prossimo sbarco umano sulla Luna (foto ap9-KSC-69PC-89, scansione di; J.L. Pickering).



Foto ap9-APOLLO9-LAUNCH2-NOID, scansione di J.L. Pickering.



Foto AP9-S69-25864; scansione di J.L. Pickering.



Foto AP9-S69-25863.